Roma 26/06 - La Vice Ministra Marina Sereni ha oggi ricevuto l’Ambasciatore dell’Eritrea Fessahazion Pietros Menghistu. Tema del colloquio la vicenda della Scuola statale italiana ad Asmara, oggetto da parte del Governo eritreo di provvedimenti che pongono a rischio l’attività e la sopravvivenza dell’Istituto. Sereni ha consegnato all’Ambasciatore copia di una sua lettera indirizzata nei giorni scorsi al Ministro degli Esteri eritreo. Riprendendone i contenuti, la Vice Ministra ha ribadito la sorpresa e la preoccupazione del nostro Governo per gli inattesi provvedimenti, sottolineando inoltre come la Scuola, le cui attività sono regolate da uno specifico Accordo stipulato tra Roma e Asmara nel 2012, sia una componente centrale della cooperazione bilaterale tra i due Paesi. La Scuola statale italiana è infatti un’importante istituzione culturale del Paese frequentata al 95% da studenti di nazionalità eritrea, che in seguito ai provvedimenti del Governo non hanno sinora potuto svolgere l’esame di maturità. Nella sua lunga attività, vi hanno studiato e si sono diplomati diverse migliaia di studenti, molti dei quali hanno ricoperto incarichi di rilievo nel Governo e nell’economia dell’Eritrea. Sereni ha dunque chiesto al Governo eritreo, e lo ha ribadito all’Ambasciatore, di fornire chiarimenti che consentano di programmare la ripresa delle attività, soprattutto in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, previsto per settembre. Commento: La notizia fa riferimento al ritiro della Licenza alle Scuole Italiane di Asmara annunciata giorni fa dall'Anief. Letta così la notizia aveva suscitato molto scalpore e indignazione, ma mancava del necessario approfondimento che ponesse i lettori nelle condizioni di farsene un'idea circostanziata. Per esempio: l'Anief non ha spiegato che l'"Accordo tecnico bilaterale", menzionato solo di sfuggita nell'articolo, prevedeva all'articolo 15 l'istituzione di un organismo di gestione congiunta composto da rappresentanti italiani ed eritrei che l'Italia non ha mai nominato. Per questa ragione tale organismo operativo non ha mai potuto avviare i suoi lavori determinando un grave attrito con il governo eritreo che per molti anni ha tenuto in vita unilateralmente l'"Accordo tecnico" consentendo alle scuole italiane di proseguire con i programmi di istruzione. I ripetuti solleciti alla nomina dei rappresentanti che potessero dar vita all'organismo congiunto di gestione non sono mai approdati a nulla con tutte le relative conseguenze di ordine organizzativo e comunicativo. Oltre a questo Anief ha dimenticato di citare un episodio recente, la chiusura delle scuole italiane di Asmara decisa unilateralmente da parte italiana e senza darne preavviso alle autorità eritree, non fosse altro che per una questione di doverosa cortesia. Altro che rispetto degli accordi bilaterali. L'episodio è accaduto poco dopo la quarantena anti Covid-19 imposta dalle autorità eritree a tutte le persone di rientro dall'estero, che aveva coinvolto alcuni insegnanti delle scuole italiane i quali indignati avevano protestato vigorosamente attraverso la rappresentante Uil Scuola per l’Africa, Rossana Di Bianco, per il trattamento ricevuto salvo poi fare precipitosa marcia indietro con un comunicato dai toni pacati nel quale si dicevano trattati bene e in maniera confortevole. Alla luce di queste precisazioni appare quantomeno curiosa questa iniziativa della Vice Ministra Marina Sereni dalla quale ci auguriamo tutti scaturisca una presa di coscienza da parte italiana sui "fondamentali" riguardanti termini come Cooperazione e Accordi Bilaterali. Stefano Pettini
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Settembre 2024
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