Martedì 2 ottobre 2007 -I l presidente dell’Eritrea si è intrattenuto con il Los Angeles Times per uno scambio di punti di vista circa i rapporti con gli Stati Uniti, la lunga disputa di confine con l'Etiopia e il progresso in Africa verso la democrazia e i diritti dell'uomo.
I rapporti Stati Uniti-Eritrea sono a un livello basso come mai. Quattro anni fa gli Stati Uniti stavano studiando la possibilità di mettere una base militare sulla costa eritrea e l’Eritrea si era unita agli Stati Uniti nella coalizione che ha sostenuto l'invasione dell’Irak. Ora c’è un tira e molla diplomatico e gli Stati Uniti stanno minacciando di mettere l’Eritrea su una lista di stati sponsor del terrorismo. Perché il rapporto si è inacidito? Questo ci porta a una delle questioni principali che è il confine. [La guerra di confine del 1998-2000 fra l'Etiopia e l’Eritrea ha ucciso almeno 70.000 persone] Sappiamo che c’è stata una forte partecipazione degli Stati Uniti nel conflitto. Gli Stati Uniti hanno detto apertamente che erano a fianco dell'Etiopia contro Eritrea. Crediamo che gli Stati Uniti abbiano complicato deliberatamente il processo [per delimitare il confine in conformità con un verdetto indipendente del 2002 che ha assegnato la regione disputata di Badme all’Eritrea] allo scopo di ritardarlo e trovare un momento opportuno per ribaltarlo. Questi cinque anni di complicazioni non sono venuti dal regime di Addis. Sono venuti da Washington. Perchè gli Stati Uniti desidererebbero fare questo? Questa è la domanda. Perchè devono sostenere l'Etiopia? Per gli Stati Uniti non sarebbe migliore attivarsi con i paesi di questa regione per un ambiente sicuro e stabile? È evidente che gli Stati Uniti desiderano controllare per procura le regioni secondarie ovunque nel mondo, specialmente in Africa. Lo definisco un agente che promuove l'interesse degli Stati Uniti a scapito dell'interesse collettivo di quella regione. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti accusa l’Eritrea di terrorismo attraverso il sostegno armato all'Unione delle Corti Islamiche della Somalia, che è stata spodestata l'anno scorso da Mogadiscio, con gli Stati Uniti che sostengono che ha collegamenti con Al Qaeda. È una distorsione intenzionale dei fatti. Perchè uno dovrebbe catalogare le Corti come terroristiche? Le Corti Islamiche sono un prodotto del processo politico in corso in Somalia da 15 anni. Un prodotto di 15 anni di caos, 15 anni di Warlords, 15 anni di negligenza dalla Comunità internazionale. Malgrado il nostro disaccordo con la loro ideologia, era l'inizio di un processo che poteva condurre la Somalia essere più stabile e sovrana. Eritrea ha sostenuto le Corti con le armi, come dichiarato recentemente dagli Stati Uniti e dal gruppo della Verifica e Controllo delle U.N.? Ancora vorrei conoscere che cosa c’è dietro a questa accusa. Nessuno ne è convinto. Quali sono le accuse? Che ci sono stati circa 13 voli nel periodo di un mese, partiti da Asmara e da Massawa e arrivanti a Mogadiscio. La maggior parte dei voli hanno avuto luogo in novembre ed in dicembre di 2006. Prima dell'occupazione della Somalia? Sì. Che significato ha nella attuale situazione e con la questione del terrorismo o del supporto al terrorismo? Ci è stato detto dopo l'invasione della Somalia che le corti islamiche erano state annientate. Se qualche cosa è andato alle Corti Islamiche prima che fossero spodestate, perchè deve essere un caso? Questa è storia. Abbiamo riconosciuto le Corti islamiche come parte e insieme del processo politico in Somalia. Crediamo che le Corti debbano essere riconosciute. Non l’ho sentita negare la accusa. La sua posizione è che se voi aveste inviato armi l'anno scorso non sarebbe stato improprio perché le Corti erano legittime?
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