di Stefano Vernole* da "Eurasia" - Nel rapporto elaborato nei giorni scorsi dal Dipartimento di Stato USA sulla “libertà religiosa” nel mondo, l’Eritrea è stata riconfermata nella lista che comprende i paesi peggiori, insieme ad Arabia Saudita, Myanmar, Cina, Iran, Corea del Nord, Sudan, Turkmenistan e (per la prima volta) Uzbekistan. Oltre alle pressioni statunitensi, il Governo di Asmara deve far fronte alle critiche provenienti da quel variegato mondo della sinistra “umanitaria” impegnata a difendere più i diritti dell’individuo che quelli dei popoli nel loro complesso, ma riesce a mettere d’accordo ex comunisti e liberali milanesi (Manfredi Palmeri) che ne hanno recentemente chiesto l’esclusione dall’Expo (insieme a quella dell’India …). Il “regime eritreo”, in quanto sgradito all’establishment atlantista, viene infatti accusato di perseguitare politicamente i propri cittadini e di costringerli ad emigrare; in realtà, solo poche settimane fa, migliaia di eritrei si sono ritrovati per una grande festa di tre giorni al Parco Nord di Bologna senza alcun problema.
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di Daniel Wedi Korbaria
dal Forum Gentili compagne e compagni di Sel, chi vi scrive è un compagno africano senza nessun conflitto d’interessi nel suo paese, senza proprietà, senza ambizione a ricoprire incarichi dirigenziali o di altro genere. Sono un semplice cittadino che vuole raccontarvi il suo piccolo paese africano bersagliato dai potenti della terra perché colpevole di credere nell’autodeterminazione. Sono convinto che anche voi siate favorevoli all’autodeterminazione dei popoli. Alla fine di questa storia capirete il perché di questa lettera, abbiate solo la pazienza e la bontà di leggerla. Da parecchi anni ormai il mio piccolo paese ha scelto di autodeterminarsi, di lottare per farcela da solo senza aspettarsi i cosiddetti aiuti umanitari che, in quasi un secolo, tanto “bene” non hanno portato all’Africa. Sostanzialmente, si rinunciava a mendicare il chilo di farina anche quando c’era la siccità o peggio ancora quando c’era la guerra. (AGENPARL) – Roma, 02 lug 14 – “E’ arrivato il momento di ricominciare” è quanto ha dichiarato il Vice Ministro Pistelli in visita ad Asmara, la prima di un esponente politico di Governo in Eritrea dal 1997, dal viaggio dell’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Sono venuto qui a testimoniare la volontà di rilanciare le relazioni bilaterali e provare a favorire un pieno reinserimento dell’Eritrea quale attore responsabile e fondamentale della comunità internazionale nelle dinamiche di stabilizzazione regionale”.
Il Vice Ministro Pistelli ha avuto lunghe sessioni di lavoro con il Ministro degli Esteri Saleh e il Consigliere del Presidente, Ghebreab, prima di riunirsi in un lungo e approfondito colloquio con il Presidente Isaias per l’analisi delle varie questioni di rilievo bilaterale e internazionale di interesse comune per i due Paesi. di Filippo Bovo
Stato e Potenza - Dal 4 al 6 luglio, al Parco Nord di Bologna, si celebrerà la quarantesima edizione del Festival Eritreo. La prima fu tenuta nel 1974, a sostegno dei patrioti eritrei che lottavano per l’indipendenza del loro paese. Per l’occasione, il Festival avrà una portata ancor più internazionale del solito. Come recita la dichiarazione rilasciata dal comitato organizzatore, nei tre giorni del “Festival Bologna 2014” si renderà onore ai sacrifici ed ai successi dimostrati dalla comunità della diaspora eritrea nel mondo per ottenere e raggiungere l’indipendenza dell’Eritrea, si rinverdiranno le memorie delle edizioni passate e si rimarcherà il contributo che esse hanno avuto per la causa, si parlerà del ruolo fondamentale delle nuove generazioni per l’avvenire del paese ed infine, com’è giusto ed obbligatorio che sia, si commemoreranno coloro che hanno dato la vita per la nascita dell’Eritrea libera ed indipendente. Amanuel Ghebresellasie direttore della ferrovia, ma soprattutto artefice della sua rinascita che ha consentito a molti fortunati appassionati di poter godere dell'incomparabile bellezza di un tracciato unico al mondo, è morto dopo una devastante malattia che lo ha distrutto in pochi mesi.
Amanuel era l'anima stessa della Massaua-Asmara, e fino all'ultimo si è caparbiamente adoperato per la salvaguardia e l'integrità della grande eredità degli italiani. Amanuel era un grande uomo che ha lasciato una impronta indelebile in quanti lo hanno conosciuto. Di carattere austero e talvolta spigoloso Amanuel aveva rare qualità umane che lo rendevano speciale e unico. Amanuel era anche un grande amico e mi mancherà moltissimo. Voglio ricordarlo così quando sembrava impossibile che la sua durissima fibra temprata da trenta anni di guerra per la liberazione del suo paese potesse essere anche solo intaccata. Stefano Pettini Il 12 Dicembre 2000 furono firmati ad Algeri gli accordi di pace fra Etiopia ed Eritrea sottoscritti come testimoni e garanti da: ONU, USA, Comunità Europea, Organizzazione Unità Africana , Eritrea, Etiopia. Ricorre dunque il 13° anniversario di quell’evento che destinato a ripristinare la legalità e la pace fra i due paesi prevedeva, tra l'altro, la creazione di una Commissione indipendente per delimitare e demarcare Confini con una decisione definitiva e vincolante.
Quando la Commissione concluse i suoi lavori, in data 21 aprile 2002, Badme, la città al centro del contendere di cui entrambi i paesi sostenevano l’ appartenenza, risultò assegnata all’Eritrea. L'Eritrea accettò la sentenza senza indugio, mentre l'Etiopia, dopo un primo momento di euforia determinato dalla certezza che il verdetto sarebbe stato a lei favorevole, si oppose fermamente alla decisione, pur definitiva e immodificabile, rifiutandosi di accettarla e applicarla. "... la decisione che determina Badme come parte dell'Eritrea non può essere altro che illegale e ingiusta. ", disse un emozionato Meles Zenawi , il compianto Primo Ministro etiopico. |
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Marzo 2024
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