Roma, 1 dic. (askanews) – La viceministra degli Esteri con delega alla Cooperazione internazionale, Emanuela Del Re, questa settimana è in visita in Eritrea, Etiopia e Gibuti. Una conferma della “grande importanza che l’Italia riconosce ai recenti sviluppi” registrati negli ultimi mesi nella regione del Corno d’Africa, dopo la firma dell’accordo di pace tra Eritrea ed Etiopia, e per sostenere una cooperazione aperta al mondo imprenditoriale che favorisca uno sviluppo capace di aggredire “povertà e sottosviluppo, che sono le cause profonde dei movimenti migratori che toccano l’Italia”.
Il Corno d’Africa “è un’area prioritaria, a maggior ragione dopo l’accordo di pace”, hanno detto ad askanews fonti della Farnesina, ricordando la visita del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, lo scorso ottobre, in Etiopia ed Eritrea. Da parte sua, il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha avuto negli ultimi mesi diversi incontri con i suoi omologhi dei due Paesi, l’ultimo dei quali in occasione della conferenza Italia-Africa alla Farnesina. In quell’occasione, Moavero ha espresso la disponibilità italiana ad “accompagnarne la crescita economica e lo sviluppo sostenibile” con una “cooperazione industriale e di investimenti, un rafforzamento delle relazioni commerciali e una collaborazione nel campo della cultura”. Nel Corno D’Africa l’Italia è presente da anni con progetti di cooperazione allo sviluppo e diverse realtà imprenditoriali, ma oggi la regione, con la ritrovata pace tra Eritrea ed Etiopia e la recente revoca delle sanzioni Onu ad Asmara, offre nuove “possibilità commerciali”. In tale contesto, hanno aggiunto le fonti, si può avviare “una cooperazione allo sviluppo che porti benefici sia al donatore che al beneficiario, con il coinvolgimento dei privati all’interno dei progetti, affinché si crei veramente sviluppo, puntando in particolare sui giovani, anche perché povertà e sottosviluppo sono le cause profonde dei movimenti migratori che toccano l’Italia”. Nei tre Paesi del Corno d’Africa Del Re avrà quindi “incontri politici ai massimi livelli”, visiterà i progetti della cooperazione italiana e si confronterà con gli imprenditori attivi nella regione. Durante la prima tappa in Eritrea, dal 3 al 5 dicembre, la viceministra incontrerà la comunità italiana, visiterà la scuola italiana di Asmara e il cimitero militare italiano; parteciperà poi all’inaugurazione di un reparto di cardiologia per adulti all’ospedale di Orotta di Asmara, finanziato con fondi italiani; e “faciliterà un momento di dialogo tra gli imprenditori italiani attivi nel settore del turismo, dell’agroalimentare e del tessile con i ministeri e i funzionari competenti eritrei”. Ad Asmara è attiva dal 2004 l’azienda tessile italiana Za.Er, di cui la viceministra visiterà lo stabilimento. Il 6 e il 7 dicembre Del Re sarà ad Addis Abeba: dopo la prima giornata dedicata agli incontri politici, la viceministra incontrerà il Comites, le aziende italiane, e visiterà la scuola italiana. Sul fronte della cooperazione allo sviluppo, si recherà nella scuola Don Bosco, che conta quasi 3.000 studenti, e all’Istituto per lo sviluppo dell’industria del pellame. A Gibuti, ultima tappa del viaggio, Del Re visiterà la base militare italiana, che fornisce supporto logistico ai contingenti nazionali che operano nell’area del Corno d’Africa e nell’Oceano Indiano; quindi sarà alla Fiera Internazionale di Gibuti (DIFT), in programma dal 3 al 10 dicembre, e inaugurerà un desk dell’Ice, come sede distaccata dell’Ice di Addis Abeba. Nel corso della visita non verranno firmati nuovi accordi, hanno precisato le fonti, ma la viceministra vuole portare il proprio “sostegno ai progetti di cooperazione che l’Italia ha già avviato e lanciare l’idea di una cooperazione aperta al mondo imprenditoriale”. Sim
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Settembre 2024
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia. |