ERITREA ETIOPIA
  • Attualità
  • About
  • Foto
  • Video
  • L'Eritrea
    • Inno
    • Etnie
    • Cucina
    • Bandiera
    • Religioni
    • Costituzione
    • National Charter
    • Cronologia storica
    • Delimitazione Confini
  • Notizie utili
    • Modulo Visto
    • Formalità
    • Turismo
    • Sanità
  • Africus Eritrea
  • Disclaimer
  • Link
  • Cookie Policy
  • Amedeo Guillet
ERITREA ETIOPIA

Scuole Italiane di Asmara: Intervista con il Senatore Aldo DI BIAGIO

12/9/2020

4 Comments

 
Foto
Senatore in questi giorni si è sviluppata una crescente polemica sulla chiusura delle Scuole Italiane di Asmara caratterizzata da prese di posizione poco chiare e talvolta contraddittorie. Può fare il punto della situazione?

Ho seguito con interesse e attenzione questa seria problematica assistendo alla trasformazione di un banale incomprensione in un affare di Stato. Troppe voci molto spesso non qualificate hanno generato confusione nell’opinione pubblica senza tuttavia essere riusciti a chiarire l’esatta dinamica degli eventi.

Per prima cosa ritengo opportuno evidenziare la differenza fra i termini come “chiusura” e “ritiro della licenza” spiegando che le autorità italiane hanno “chiuso” le scuole di loro iniziativa e senza il preventivo concerto con le omologhe eritree, mentre le autorità eritree, preso atto di questa iniziativa, hanno reagito “ritirando la licenza”.

Quindi non è corretto affermare che le autorità eritree hanno chiuso le scuole italiane di Asmara, ma al più si sono limitate a reagire di conseguenza.

Detto ciò non significa che il problema si limiti a questo poiché al contrario affonda le sue radici a molti anni fa ed è parte di un più ampio atteggiamento disattento manifestato dal nostro Ministero degli Affari Esteri nei suoi rapporti con l’Africa in generale e con l’Eritrea in particolare.

A cosa si riferisce esattamente senatore?
​

Per molti anni ragioni di carattere geo-politico hanno spinto l’Italia a preferire scelte filo etiopiche piuttosto che coltivare rapporti diplomatici con l’Eritrea con la quale condividiamo profondi legami storici e questo atteggiamento ha condizionato anche la gestione delle scuole italiane che più volte si sono trovate sull’orlo della chiusura a causa delle nostre inadempienze.

L’ultimo caso risale al 2012 anno in cui con la firma di un accordo tecnico bilaterale sembrava si fosse arrivati a sanare una lunga serie di incomprensioni e a poter iniziare un nuovo percorso di collaborazione e comunità di intenti. Tuttavia anche quel documento è rimasto lettera morta ed è solo grazie alla buona volontà delle autorità eritree se si è giunti ai giorni nostri superando moltissime difficoltà di carattere organizzativo.

Nel 2016 nel corso di una visita in Eritrea andai a sincerarmi di persona sullo stato della gestione delle scuole italiane oltre ad una visita di cortesia alla nostra sede diplomatica. L’impressione che ne ebbi mi convinse che nessun progresso era stato fatto nella gestione delle attività scolastiche e che la situazione era tale da doversi aspettare conseguenze negative, e scrissi tutto in un dettagliato rapporto che presentai al mio ritorno ai competenti organi di controllo.

Lei ritiene che ci sia ancora un margine di trattativa per scongiurare la definitiva chiusura delle scuole italiane di Asmara?

Credo che ai più risulti poco chiara l’entità reale del problema che si è creato nel tempo con in governo eritreo. Le scuole italiane sono solo l’ultimo tassello che ha evidenziato in tutta la sua gravità un problema diplomatico che ora deve essere affrontato ai più alti livelli. La posta in gioco è molto alta ed è la credibilità del “Sistema Italia” ad essere in gioco. 

Da troppo tempo il Ministero degli Esteri Italiano è privo di una guida politica lungimirante con una strategia a lungo termine, e tutti i suoi interventi risultano frammentati e spesso inconcludenti. Solo grazie alla valenza dei nostri ambasciatori, il più volte abbandonati a se stessi, siamo riusciti a contenere una deriva diplomatica che ha condotto l’Italia ad essere considerata un paese poco affidabile.

Con la visita del premier Conte in Eritrea ed Etiopia per salutare gli accordi di pace, si era profilata la speranza di un cambio radicale di atteggiamento nei confronti dei due paesi non più divisi da ostacoli politici, ma finalmente uniti negli intenti. I fatti hanno dimostrato che l’Italia non ha saputo cogliere il momento favorevole che poteva renderla protagonista di prima fila di questi eventi epocali probabilmente non riuscendo a valutarne le enormi implicazioni e potenzialità.

Lei ha intenzione di scendere in campo per favorire una possibile inversione di tendenza nei rapporti diplomatici con l’Eritrea?

Qualche anno fa l’On. Andrea RICCARDI, ma soprattutto l’On. Lapo PISTELLI avevano avuto delle felici intuizioni circa l’opportunità di rinsaldare concretamente i rapporti con l’Eritrea per colmare gli effetti negativi dovuti agli anni di abbandono e di disattenzione. Purtroppo gli sviluppi politici susseguenti a queste iniziative non consentirono la loro realizzazione. 

In occasione di un colloquio privato con il presidente Isaias in Asmara nel corso dei festeggiamenti per il giubileo della liberazione del paese ai quali era stato invitato, mi assunsi l’impegno di cercare in tutti i modi di onorare quanto promesso dalle istituzioni italiane e non attuato.

Mi sento ancora investito da questo impegno e ho intenzione di fare tutto il possibile nell’interesse primario dell'Italia e per rispetto nei confronti dell’Eritrea.
4 Comments
Solomon
14/9/2020 09:37:12 pm

Dal 1941 Eritrea ha visuto solo 7 anni di pace da Maggio 1991 fino Maggio 1998.30 anni guerra di liberazione.E poi 20 anni di guerra e ne guerra ne pace. Ragioni di geo politica ma non solo.Secondo me Italia ha mancato verso Eritrea. Aveva ragione amico Stefano Poscia quando ha scritto sul il suo libro Eritrea Colonia Tradita.Risultato amore e odio fra i due paesi.Adesso cerchiamo di fare delle cose serie e mature.Massimo impegno dal Italia e Cummunita Europea. Non solo con Eritrea ma Eritrea,Ethiopia e Somalia.Svilupo economico del Corno D.Africa.

Reply
Aaron
16/9/2020 01:51:11 am

Tradimento all'italiana..... Eritrea ha dovuto pagare moltissimo prezzo

Reply
Lamina
25/9/2020 01:04:43 am

Penso che l'Italia del PD, di Renzi, Gentiloni, Boldrini, e i vari Quartapelle ecc. sono i maggiori responsabili del fallimento sulla strategia da adottare in politica estera (vedi Libia ).
Secondo me sono stati dei politici incompetenti.
Più passa il tempo, più il ruolo e la voce dell'Eritrea sarà fondamentale per il gioco geopolitico in atto nell'area del Corno d'Africa, e anche nel Mar Rosso.

Reply
Solomon
25/9/2020 01:41:57 am

La storia e invece di ben lunga data. Dopo la fine della II guerra mondiale venne a Guerra Fredda. USA,URSS GBe francia vincitore tutti pro Haile Selassie a tutto gas. Fuori Haile Selassie Entra Colonelo Mengistu e sia La DC di Andreaotti e la PC di Pajjetta per Mengistu.E adesso dopo tutto questo questi giovani qua. Insomma adesso basta e tempo di lasciare la storia per la storia cherchiamo di lavorare insieme perche le sfide adesso son diverse Iran,China, fondalismo islamico etc.. etc.Svegliamoci Tutti a questi nuovi realta.Svilupo Economico per il CORNO D AFRICA, Eritrea,Etiopia e Somalia.

Reply



Leave a Reply.

    Immagine
    Foto
    Immagine
    Immagine
    Immagine
    Foto
    Media Comunità Eritrea
    Foto
    Foto
    Foto
    Foto
    Immagine
    Foto

    RSS Feed

    Archivi

    December 2022
    November 2022
    October 2022
    September 2022
    August 2022
    July 2022
    June 2022
    May 2022
    April 2022
    March 2022
    February 2022
    January 2022
    December 2021
    November 2021
    May 2021
    April 2021
    March 2021
    February 2021
    January 2021
    December 2020
    November 2020
    October 2020
    September 2020
    August 2020
    July 2020
    June 2020
    May 2020
    April 2020
    March 2020
    February 2020
    January 2020
    December 2019
    November 2019
    October 2019
    September 2019
    August 2019
    July 2019
    June 2019
    May 2019
    April 2019
    March 2019
    February 2019
    January 2019
    December 2018
    November 2018
    October 2018
    September 2018
    July 2018
    June 2018
    May 2018
    April 2018
    March 2018
    February 2018
    January 2018
    December 2017
    November 2017
    October 2017
    September 2017
    August 2017
    July 2017
    June 2017
    May 2017
    April 2017
    March 2017
    February 2017
    January 2017
    December 2016
    November 2016
    October 2016
    September 2016
    August 2016
    July 2016
    June 2016
    May 2016
    April 2016
    March 2016
    February 2016
    January 2016
    December 2015
    November 2015
    October 2015
    July 2014
    May 2011
    February 2010
    November 2009
    July 2009
    November 2008
    October 2008
    July 2008
    June 2008
    April 2008
    March 2008
    December 2007
    November 2007
    October 2007
    September 2007
    July 2007
    May 2007
    April 2007
    March 2007
    January 2007
    January 1999

    Licenza Creative Commons
    Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.
  • Attualità
  • About
  • Foto
  • Video
  • L'Eritrea
    • Inno
    • Etnie
    • Cucina
    • Bandiera
    • Religioni
    • Costituzione
    • National Charter
    • Cronologia storica
    • Delimitazione Confini
  • Notizie utili
    • Modulo Visto
    • Formalità
    • Turismo
    • Sanità
  • Africus Eritrea
  • Disclaimer
  • Link
  • Cookie Policy
  • Amedeo Guillet