01 nov 2017 - L'ambasciata statunitense ad Asmara tuona al mondo: "Sparatorie, colpi d'arma da fuoco, colpi d'arma da fuoco !!!
Ore dopo, per la delusione di Langley, l'ambasciata comunicava che in realtà non era poi un colpo di stato. Il presidente dell'Eritrea era ancora alla guida del paese. Un passo indietro Il Ministero dell'Istruzione dell'Eritrea verso la metà del 2014 aveva delineato un piano per rendere pubbliche tutte le scuole. Tuttavia, quando il piano è stato presentato agli amministratori scolastici, si sono opposti vivamente definendo tale piano irrealistico date le difficoltà finanziarie che molte comunità si trovano ad affrontare. Conseguenze Ignorando queste e altre preoccupazioni, il governo, in una circolare che è uscita a metà settembre, ha presentato proposte per l'attuazione del progetto al fine di rendere immediatamente pubbliche tutte le scuole . La scuola islamica Diae era una delle scuole colpite da questi piani. Per effetto di questi nuovi piani la Diae, gestita dai comitati dei genitori come scuola islamica privata, doveva diventare una scuola pubblica non confessionale gestita dalla "comunità locale". Quando l'amministrazione scolastica ha rifiutato queste proposte ed è diventato inevitabile che i piani fossero attuati d'autorità, l'amministrazione ha chiesto l'opportunità di consultarsi con la più ampia comunità scolastica. Alla riunione che si è svolta il 15 ottobre Haji Musa Mohamed Nur, un anziano rispettato nella comunità, ha fatto un discorso appassionato e come conseguenza nei giorni successivi è stato portato in prigione. Ed è questo che ha innescato le proteste di ieri per le strade di Asmara. Circa alle 14, ora di Asmara, circa 100 ragazzi e ragazze studenti della scuola di Diae hanno fatto un corteo in segno di protesta lungo le principali strade di Asmara, dirigendosi verso gli uffici presidenziali, chiedendo: la reinstallazione dell'amministrazione scolastica e il rilascio delle persone incarcerate in relazione alla recente opposizione ai piani per cambiare lo stato della loro scuola. Poco dopo la riunione è stata dispersa dagli ufficiali della sicurezza armati di bastoni che hanno battuto i manifestanti e li hanno inseguiti fino all'Akria, il quartiere della scuola da dove provenivano molti di quei studenti. Il ministro delle Informazioni dell'Eritrea, Yemane Gebremeskel, ha diffuso un Twitter per ridurre l'importanza delle proteste, definendola una "piccola dimostrazione di una scuola di Asmara dispersa senza alcuna vittima". Le proteste sono estremamente rare nella capitale dell'Eritrea, dove le libertà di espressione e le dimostrazioni politiche non autorizzate sono fortemente contenute. articolo tradotto dal web
2 Comments
lamina
6/11/2017 01:50:52 pm
E' facile dire " ma non ti vergogni " ? per mettere in dubbio il contenuto.
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