di Daniel Wedi Korbaria da L'ANTIDIPLOMATICO Cara Italia, dopo l'Eritrea adesso tocca a te. L'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet1 ha deciso di mandarti i suoi ispettori per indagare sul tuo razzismo contro i migranti africani e i ROM. Il mondo intero è preoccupato del tuo disumano atteggiamento. Certo, qualcuno potrà obiettare come ha fatto Left contro Salvini: “non in mio nome”. Ma lo stesso sarà come cantava il poeta De André: "Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti". Se ci fosse un po’ di giustizia a questo mondo le indagini Onu non si dovrebbero concentrare solo sul Ministro dell’Interno e la sua decisione di chiudere i porti ma anche e soprattutto su come è stata gestita l’accoglienza nell’ultimo decennio quando sono stati fatti sbarcare in Italia ben 700.000 migranti. "Come li avete accolti? Che fine hanno fatto queste persone? Dove sono ora? Quante di loro sono state poi integrate nella società italiana?" Ovviamente l’integrazione non ha nulla a che fare con il disgustoso spettacolo degli immigrati col berretto in mano fuori dai locali mentre aspettano un’elemosina e neppure con quello di vederli dormire all’addiaccio all’esterno delle stazioni o bivaccare in uffici dismessi occupati abusivamente. L’integrazione non è nemmeno quella che per quattro soldi li sfrutta nei campi di pomodoro e neppure quella che li rinchiude in campi di accoglienza moltiplicatisi a dismisura in un decennio su tutto il territorio italiano. Questa non è integrazione. A rispondere alle accuse di razzismo, a mio parere, dovrebbero essere tutti gli umanitari che finora sono campati grazie al business dell'accoglienza e anche chi in qualsiasi forma abbia favorito il traffico degli immigrati. Ed è questo il punto. L'Onu dovrebbe venire qui per indagare sul razzismo di chi ha sfruttato quegli immigrati. Ma non lo farà poiché le dichiarazioni dell’Alto Commissario Onu Bachelet non lasciano dubbi: “Il Governo italiano ha negato l'ingresso alle navi di soccorso delle ONG. Questo tipo di atteggiamento politico e di altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili. Sebbene il numero di migranti che attraversano il Mediterraneo sia diminuito, il tasso di mortalità per coloro che hanno compiuto questa insidiosa traversata è risultato nei primi sei mesi di quest'anno ancora più elevato rispetto al passato2.” Accantonando la patologica divisione degli italiani del secolo scorso tra fascisti, comunisti e democristiani poi trasformatisi in berlusconiani e anti berlusconiani e oggi ridotti a pro o contro l'immigrazione, non si può scaricare la colpa del razzismo al solo Salvini e alla sua Lega. In una democrazia elettiva come quella italiana, che piaccia o no, lui rappresenta la volontà di buona parte degli elettori che si sono espressi con il voto del 4 marzo. Chi ha perso quelle elezioni deve rispettare la volontà popolare invece che tentare in tutti i modi di far cadere il governo.
Per la ex Presidente della Camera Laura Boldrini3 “è legittima” la visita degli ispettori in Italia. Sul fenomeno del razzismo in Italia al minuto 2:46 di questa sua intervista a Radio Radicale dice: “Io mandai a mia volta delle lettere alle istituzioni italiane ed europee per attenzionare questo tema, perché questo tema potrebbe appunto sfociare poi in atti violenti e anche creare tensione sociale”. Che una di queste sue lettere sia finita tra le mani anche della Bachelet? Se da una parte il “quotidiano comunista” il Manifesto4 titola: “Diritti umani, benvenuta Michelle”, il cattolicissimo Avvenire5 per avvallare l’intervento ONU in Italia pubblica “la mappa delle aggressioni razziste - violenza contro gli stranieri”. Cécile Kyenge6, ex Ministro per l’Integrazione e ora eurodeputato del PD, plaude invece l’iniziativa della Bachelet: "da quando si è insediato questo governo, penso che ci siano tutti i motivi per allarmarsi”. Se mi chiedessero: "Tu che hai vissuto qui per vent'anni trovi che gli italiani siano razzisti?" risponderei: no, gli italiani non sono razzisti! Sono meglio dei francesi e degli inglesi per esempio, sono aperti al dialogo e appena ti conoscono meglio ti rispettano. Sono curiosi e sinceri nei loro atteggiamenti, ti invitano volentieri a casa loro e se anche tu li inviti mangiano con le mani i tuoi piatti etnici ardenti di peperoncino. No, gli italiani non sono razzisti. Certo, in Italia come in tutto il mondo ci sono gli estremisti, i bulli 2.0 che fortunatamente sono una minoranza. Ma i peggiori, secondo me, sono quelli che provocano o fomentano l’odio strumentalizzando qualsiasi fatto di cronaca per esasperare l’animo della gente traducendo tutto in chiave razzista. Il caso di Daisy Osakue, l’atleta italiana di origini nigeriane che aveva subito il lancio delle uova, è emblematico e al limite del grottesco. In pochi giorni la matrice razzista dei buonisti venne trasformata in una bravata di alcuni adolescenti poiché si scoprì che uno di loro era il figlio di un consigliere del PD, partito accusatore. Il peggior razzismo viene oggigiorno esercitato camuffando schiavitù con solidarietà, diritti umani e accoglienza. Non c’è nulla di proporzionato ed egualitario nel rapporto tra l’immigrazionista e il migrante. Il primo si trova abbarbicato su un piedistallo da cui è impossibile farlo scendere poiché lui è il salvatore mentre l’altro, la vittima, è solo un disgraziato come tanti altri. Il divario è incolmabile. L’uno ha l’aureola fosforescente in testa, l’altro è uno schiavo che serve a far impietosire la gente, uno da sfruttare, da strumentalizzare e da usare. Per il resto chi se ne frega! Il peggior razzista è colui che confonde George Soros con un filantropo altruista. E proprio da costoro, i radical chic della sinistra-imperialista, mi è stato dato del fascista. Fascista a me che sono nipote di un ascaro eritreo, soltanto perché sono un pochino scettico nei confronti di quello che raccontano le grandi multinazionali dei diritti umani come Amnesty International7, HRW8 o Medici Senza Frontiere, “santissime” organizzazioni che continuano a battersi per rovesciare i governi non allineati con gli USA inventando falsità sulle loro violazioni dei diritti umani che spesso portano ad interventi militari e provocano l’esodo continuo di persone in fuga dai loro paesi. Mi si può obiettare: ma se in Italia non c'è questa emergenza razzismo perché l'Onu ha deciso di mandare i suoi ispettori? Io credo che stia succedendo all'Italia ciò che è capitato in questi anni al mio Paese. Nel 2009 proprio alla vigilia di Natale, per volere del Presidente americano Obama, l'Onu ha sanzionato con tanto di embargo l’Eritrea con l’accusa di aver aiutato i terroristi somali di Al Shabaab. Accusa del tutto falsa visto che in questi 10 anni gli ispettori Onu non sono riusciti a dimostrarne la fondatezza. Non soddisfatto nel 2012 il Consiglio di Sicurezza incaricò uno Special Rapporteur (un relatore speciale) nella persona di Sheila Keetharuth9, ex attivista di Amnesty International, assegnandole il compito di indagare sulle violazioni dei diritti umani in Eritrea. Il governo eritreo ha ovviamente rigettato tutte le accuse non concedendo mai alla SR il visto per l'ingresso nel paese. Lo stesso la Keetharuth ha stilato centinaia di pagine di relazione sulle violazioni che sarebbero avvenute in Eritrea senza mai metterci piede. In Italia è stata persino ricevuta dalla Presidente Boldrini che si è complimentata con lei per l’ottimo lavoro svolto. Nel 2016 l’Onu affianca alla SR altri due ispettori e così nasce il trio COIE, Commissione di Inchiesta, e le pagine si moltiplicano raggiungendo i 500 fogli straripanti di tutte le peggiori nefandezze di questo mondo. A leggere quel rapporto ci sarebbe stato davvero da convincersi che l'Eritrea sia un inferno in terra. Nel 2017 il Rapporto COIE viene rigettato dal Consiglio di Sicurezza che lo trova un po’ troppo esagerato e successivamente il trio viene disciolto, la SR ha continuato per un altro anno e il suo lavoro investigativo ha come fine mandato il 2018. Lei che si augurava di portare il governo eritreo davanti all’ICC, la Corte Penale Internazionale, si è dissolta nel nulla portandosi appresso il ricordo delle urla degli oltre diecimila eritrei arrivati da tutta Europa a Ginevra per manifestare fuori dal cancello delle Nazioni Unite mentre lei dentro raccontava menzogne. Storicamente gli eritrei hanno subito dall'Onu torti e ingiustizie inenarrabili. Per esempio se nel 1952 non avessero federato l’Eritrea all’Etiopia, alleato numero uno degli Stati Uniti, negandole il diritto all’autodeterminazione, non avrebbe subito trent’anni di guerra e sacrificato oltre 70.000 vite. E se nel 2002 la stessa Onu avesse fatto rispettare il verdetto della Commissione Confini Etiopia-Eritrea (EEBC) il paese non avrebbe passato altri vent’anni di guerra fredda che ha causato la migrazione di migliaia dei suoi giovani. E oggi che la pace nel Corno d’Africa è stata firmata dai due paesi il Consiglio di Sicurezza avrà difficoltà a mantenere il regime delle sanzioni in discussione a novembre. A differenza del passato sono stavolta l’Etiopia e la Somalia che chiedono la cancellazione di quelle ingiuste sanzioni. Ma anche altri paesi occidentali stanno cambiando idea a riguardo e si uniranno ai paesi non allineati che invece da anni si battono per far togliere quelle sanzioni “politicamente motivate”. Cosa farà l’Italia durante quella discussione ancora non è ben chiaro ma io mi auguro che si schieri con il fronte “No alle sanzioni” a differenza di quello che ha fatto finora. Vorrei tanto sbagliarmi ma sembra che ci sia un bel disegno immigrazionista a livello globale e suo malgrado, vista la sua posizione geografica che la rende la porta del Paradiso, l’Italia è diventata assieme all’Eritrea protagonista della piaga del traffico di esseri umani. Infatti, queste scellerate strategie hanno prodotto la migrazione dal Corno d’Africa e ora bussano la porta all’Italia per sanzionare il suo Governo accusato di aver chiuso i porti in faccia ai suoi sedicenti rifugiati. A quanto pare nessuno deve mettersi di traverso per impedire lo svolgimento del grande progetto. Giusto per fare un po’ di complottismo, dico che uno speculatore globalista come George Soros ha molto interesse nel movimentare schiavi dal Sud del Mondo verso l’Europa e per farlo in fretta la sua Open Society Foundations ha finanziato decine di navi delle Ong mandandole a caricare migranti vicino alle coste libiche. Per facilitare il via vai, precedentemente aveva messo delle pedine nei posti chiave in Italia ed in Europa. Solo per fare due nomi: Laura Boldrini cinque anni di presidenza della Camera e Cecile Kyenge, Ministro dell’Integrazione del governo Letta. Quanto mai sospetto è stato anche l’avvicendamento dei Papi, poiché più che un Benedetto serviva alla causa migratoria un Pio come San Francesco d’Assisi. Anche il Nobel per la Pace ad Obama è servito a dipingerlo come una una brava persona, a dargli quella credibilità in più di modo da non suscitare nell’opinione pubblica nessun sospetto del suo coinvolgimento sul traffico degli esseri umani quando anche lui confessava: “Recentemente ho rinnovato le sanzioni su alcuni dei paesi più tirannici tra cui (…) l’Eritrea, collaboriamo con i gruppi che aiutano le donne e i bambini a scappare dalle mani dei loro aguzzini, stiamo aiutando altri paesi ad intensificare i loro sforzi e vediamo già dei risultati.”10 Sono stati scelti, assieme a personaggi occidentali “buoni e credibili”, anche quelli che dovevano comunicare direttamente con le vittime inconsapevoli, i migranti eritrei, come “il sacerdote” Mussie Zerai, “la Dottoressa” Alganesh Fessiha, “la giornalista” Meron Estifanos, “l’attivista dei diritti umani” Elsa Chyrum, “la scrittrice” Ribka Sebhatu e molti altri ancora e tutti, guarda caso, già proprietari di una qualche Ong. Dovete sapere che gli eritrei normali non possiedono nessuna Ong mentre quelli che si occupano di immigrazione sì. In più questi personaggi sono diventati degli autentici palloni d’oro dell’immigrazione, e continuano ad essere premiati ed osannati come veri paladini dei diritti umani da George Soros che è stato molto generoso anche con numerosi giornalisti, politici, artisti e attivisti dei diritti umani in Italia11. Ad aiutare chi, con la propaganda dell’accoglienza, conta i migranti come fossero banconote vi sono stati organismi della Chiesa Cattolica (la Caritas, la Comunità di Sant’Egidio, Famiglia Cristiana, Avvenire) e dell’Onu (IOM, UNHCR) sono tutti insaziabili, ne vogliono sempre di più. Ed è per questo motivo che gli ispettori dell’Onu si precipiteranno in Italia, per impedire che questo bel business finisca. E voi italiani cosa vorrete fare con gli ispettori Onu? Li lascerete liberi di farvi la loro lezioncina morale sulla vostra poca umanità? Gli permetterete di farvi bacchettare il dorso delle mani come punizione per le vostre malefatte? Io spero che almeno ora mettiate da parte le vostre divisioni interne per combattere uniti l’interferenza esterna, che trovo sia una plateale ingiustizia. Non vi viene il sospetto che demonizzando il vostro governo si stiano in realtà ridiscutendo le vostre decisioni elettorali e che, facendovi passare per degli incapaci, vogliano scegliervi loro un altro governo più umanitario ed immigrazionista? Italiani, sembra proprio siate finiti nel mirino del regime change! E ci riusciranno se non alzerete la testa facendo come abbiamo fatto noi eritrei residenti all’estero quando abbiamo annusato quel pericolo. Abbiamo iniziato a lottare con tutti gli strumenti legali di cui disponevamo: abbiamo scritto oltre 250.000 lettere, firmato migliaia di petizioni, organizzato varie manifestazioni davanti alle sedi dell’Onu a Ginevra e a New York, abbiamo organizzato persino un Tour ciclistico12 con un gruppo di ciclisti eritrei partiti dalla Svezia che pedalando hanno attraversato l’Olanda e la Germania per giungere a Ginevra. Noi non li abbiamo lasciati liberi di agire come volevano, abbiamo gridato le loro bugie ed ingiustizie a tutto il mondo. Scendete in piazza anche voi, coraggio! Daniel Wedi Korbaria, scrittore eritreo, ha pubblicato diversi articoli in italiano poi tradotti in inglese, francese, tedesco e norvegese. 1 ONU: razzismo in Italia, mandiamo ispettori https://www.youtube.com/watch?v=3rO9GlxRL3U 2 39th session of the Human Rights Council - Opening Statement by UN High Commissioner for Human Rights Michelle Bachelet https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=23518&LangID=E 3 Diritti umani. Intervista a Laura Boldrini sugli ispettori Onu in Italia https://www.radioradicale.it/scheda/551391/diritti-umani-intervista-a-laura-boldrini-sugli-ispettori-onu-in-italia 4 Diritti umani, benvenuta Michelle, editoriale https://ilmanifesto.it/diritti-umani-benvenuta-michelle/ 5 Migranti. Onu: in Italia violenza e razzismo. La Farnesina: parole inappropriate https://www.avvenire.it/attualita/pagine/onu-in-italia-violenza-e-rassismo 6 Cécile Kyenge applaude Michelle Bachelet: "Bene gli ispettori Onu contro il razzismo in Italia" https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13376143/cecile-kyenge-applaude-michelle-bachelet-bene-ispettori-onu-contro-razzismo-in-italia.html 7 2011 - LA PRIMAVERA ARABA DI AMNESTY INTERNATIONAL & HUMAN RIGHT WATCH (Daniel Wei Korbaria 2015) https://www.facebook.com/daniel.wedikorbaria/posts/1211129852235859 8 J'Accuse Human Rights Watch (Daniel Wedi Korbaria 2015) http://www.eritreaeritrea.com/attualitagrave/jaccuse-human-rights-watch 9 La “Santa Inquisizione” di Sheila K. (Daniel Wedi Korbaria 2016) http://hornofafrica.de/la-santa-inquisizione-di-sheila-k/ 10“I recently renewed sanctions on some of the worst abusers, including North Korea and Eritrea. We’re partnering with groups that help women and children escape from the grip of their abusers. We’re helping other countries step up their own efforts. And we’re seeing results. More nations have passed and more are enforcing modern anti-trafficking laws.” Remarks by the President to the Clinton Global Initiative, September 25, 2012 https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2012/09/25/remarks-president-clinton-global-initiative 11 George Soros e la sua tangentopoli mediatica in Italia (Daniel Wedi Korbaria 2016) http://www.mediacomunitaeritrea.it/george-soros-e-la-sua-tangentopoli-mediatica-in-italia/ 12 La forza di Yonas (Daniel Wedi Korbaria 2015) http://www.eritreaeritrea.com/attualitagrave/la-forza-di-yonas
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Settembre 2024
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