In un articolo pubblicato oggi sul sito web Africa Missione Cultura viene riferito di alcuni fatti gravissimi che avranno certamente importanti conseguenze sul piano giudiziario.
Questo è quanto viene dichiarato nell'articolo in evidenza: "...È accaduto a due nostri giornalisti nell’arco di meno di una settimana. Enrico Casale, mentre teneva un intervento a Bresso (Mi), è stato insultato per aver criticato il regime. Raffaele Masto, dopo avere rilasciato una serie di dichiarazioni in una trasmissione radiofonica sull’esodo degli eritrei e sui naufragi nel Mar Mediterraneo, ha ricevuto una telefonata con minacce. A intimidire e insultare non sono i rappresentanti ufficiali del Paese africano (anche se chi ha insultato Casale si è qualificato come impiegato del consolato eritreo di Milano), ma persone legate in diverso modo all’ambasciata e al consolato. Sono italiani che hanno interessi in Eritrea, oppure eritrei legati al regime. Le loro sono minacce subdole, fatte nascondendosi dietro una telefonata o nel corso di un dibattito (ma senza mai presentarsi con nome e cognome). Ripetiamo: tutto ciò avviene in Italia, non in Eritrea..." A noi tutti osservatori super partes dei fatti che riguardano l'Eritrea fa orrore il solo pensiero che si possa arrivare a tali odiosi metodi di intimidazione nei confronti di "onesti giornalisti" (dal punto di vista della correttezza deontologica) e ci auguriamo che le autorità inquirenti possano far luce sui fatti e individuare i colpevoli dopo aver analizzato le testimonianze contenute nelle denunce formali che certamente i due protagonisti avranno presentato, ancorché piuttosto confuse e solo vagamente circostanziate. Stefano PETTINI
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Settembre 2024
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia. |