"Due settimane nelle trincee Reminiscenze giovanili e guerra in Eritrea"
di ALEMSEGED TESFAI (disponibile presso l'Ambasciata eritrea a Roma) ...“Il loro non è un cuore di rancori e di cattive intenzioni. Afabet mi ha convinto che questo è un cuore di misericordia e perdono; un cuore in verità che non passa notti insonni meditando piani di odio e vendetta. Ovviamente non vuole vedere ripetute, neanche sul nemico, la paura e il calvario che lui ha dovuto soffrire. Ne desidererebbe da altri ciò che non gli competa. Il mondo ancora deve riconoscere questo cuore che getta così volentieri tutto ciò che possiede per la pace tra gli uomini. Come ai potenti della nostra epoca intenti a schiacciarlo per il successo delle proprie strategie globali, io dico che non hanno capito la sua natura. O probabilmente stanno illudendosi. Per questo è un cuore che sta catturando le loro armi e anche uomini con le loro stesse armi. Veramente è un cuore che ha alzato la testa per sconfiggere la loro impressionante potenza per un quarto di secolo. E come quel pezzo di carne umana e simbolo di coraggio, che trovammo mentre resisteva al flagello del sole della mattina, non ci vorrà molto prima che il potente accetti che il cuore del Tegadalai non è sul punto di disintegrarsi o di cessare la sua esistenza anche quando calpestato”... tratto dal capitolo “Cuore di Tegadalai”
1 Comment
Filomena Dell'Aquila
21/2/2017 12:48:23 am
Grazie per avere tradotto e publicato al mondo. E spero che continuate a farlo perche la storia della lotta Eritrea e infinIta. Popolo Eritreo che perdona che non tiene rancore a chi gli ha sterminato famiglie bambini schiacciati dat carriarmati gente uccisa massacrata in luoghi detti sacri , come Chiese e moskee . Ma Quel Grande Cuore di Tegadalai Ha Trionfato. Grazie Ai Nostri Eroi L'Eritrea e Quella Che e Oggi Una Terra Di Pace Armonia. Oggi Come Ieri Sempre Vittoria alla Massa!
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