Caro Jova, ho deciso di scriverti questa lettera aperta per testimoniarti il grande consenso che sta riscuotendo lo splendido video che hai presentato come cornice mediatica della tua struggente poesia d’amore “Chiaro di luna”.
Da quando è stato resto pubblico il videoclip, che ho subito condiviso sul mio sito web Eritreaeritrea, le visualizzazioni sono aumentate in misura esponenziale e i social network sono come impazziti. Era difficile esprimere la vera essenza di Asmara e del popolo eritreo in generale in poco più di quattro minuti, eppure il miracolo è avvenuto. La foto alla fermata dell’autobus in compagnia dei nobili anziani eritrei è commovente e suggestiva, e ogni singola scena del filmato sembra essere stata girata da qualcuno nato, cresciuto e vissuto in quello splendido paese tanto travagliato. Ogni scena è evocativa: i bellissimi protagonisti, le passeggiate in città con la chitarra in mano, la partita a dama con Giovanni Primo, la partita a boccette, la mitica officina della grande famiglia Modici, il locale di Gianni e Gina, il giro spensierato in motocicletta con il casco, l’Asmara by night. Difficile credere che il tuo avvicinamento al paese sia solo relativamente recente tanto è tangibile il rispetto e la consapevolezza dimostrati ed è molto poetico scoprire che rappresenta quasi un pegno di affetto verso qualcuno che ora sappiamo portava il tuo nome. Non a caso quello che trapela dai moltissimi messaggi che ho ricevuto è un diffuso sentimento di grande emozione. Emozionare gli eritrei non è facile ma sei riuscito con la tua opera a toccare le corde più profonde di gente che non ama manifestare apertamente i propri sentimenti, eppure sta vivendo una esperienza di grande gioia condivisa e senso di orgoglio. Indietro nel tempo dopo tanti anni di atroci sofferenze l’Eritrea ha dovuto sopportare anche spregevoli campagne denigratorie che solo da pochi mesi cominciano ad essere rivelate nello loro reale essenza. L’Eritrea ora costruisce il proprio riscatto e si riappropria della sua identità riemergendo da un lungo periodo buio e grazie alla costanza e lungimiranza di quanti ne hanno tenuto saldamente il timone potendo contare sul sostegno incondizionato del popolo intero. Il video è arrivato in un momento particolarmente felice per il paese e sembra quasi voler celebrare il nuovo corso. A dimostrazione della forza che il tuo messaggio ha evocato si possono citare anche i pochi commenti negativi espressi da gente senza valore che ha voluto esprimere la propria frustrazione attraverso ridicoli e patetici tentativi di contaminare la tua arte con pretestuosi significati politici. La reazione della gente eritrea a queste misere iniziative è stata di disprezzo e condanna, e ha sortito l’effetto di attirare ancora di più consensi su “Chiaro di luna”. Il video appare nelle sua vera essenza come un inno alla libertà di espressione in un paese evidentemente aperto al nuovo e per nulla timoroso di mostrarsi a tutti; un inno alla bellezza di una città tranquilla, pulita e ordinata; un inno alla gente operosa e alla sua splendida gioventù. A nessuno è sfuggito questo profondo significato che si può leggere fra le righe del filmato che ora sta girando sui telefoni di tutti giovani le cui vicende della vita hanno portato ad allontanarsi dal proprio paese, su quelli di tutti gli eritrei della diaspora e di quanti sono in patria. Anche l'amico Yonas, che ha girato il backstage, e rappresenta con il suo rientro in Asmara l'avanguardia del controesodo dei giovani eritrei, conferma da Asmara il grande consenso che "Chiaro di luna" sta registrando fra la gente e i giovani in particolare. La stessa emozione che stanno vivendo i tanti italiani che in Eritrea sono nati, che hanno amato e amano ancora profondamente quella terra dalla quale sono stati stappati tanti anni fa da vicissitudini politiche a loro estranee. L’effetto domino è solo agli inizi, il video sta cominciando a girare all’estero presso tutte le comunità eritree sparse nel mondo e anche se nelle intenzioni non voleva esserlo sta diventando un simbolo di cui andare fieri, una bandiera di amore e di pace. Grazie da parte di tutti noi: a te e a quanti con il loro contributo hanno reso possibile la realizzazione di questa opera destinata a lasciare il segno. Stefano Pettini
2 Comments
David Yehdego
27/11/2018 03:15:45 pm
Great article...thanks for sharing.
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Angelo
20/6/2020 12:33:50 pm
Salve Stefano,
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Settembre 2024
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