Il presidente eritreo Isaias Afwerki ha dichiarato che il paese è orientato a tracciare un nuovo corso alla luce degli sviluppi nazionali e regionali, ma che lo farà a un ritmo misurato.
Parlando alle celebrazioni del 28esimo giorno dell'indipendenza nella capitale Asmara, il presidente ha acclamato la resilienza degli eritrei risalenti fin dopo la seconda guerra mondiale fino alla lotta per l'indipendenza e la guerra post-indipendenza. "Prima di pianificare prematuramente programmi di sviluppo sostenibile nuovi e permanenti, è imperativo condurre ampie valutazioni politiche, economiche e di sicurezza in modo da diagnosticare correttamente le realtà in evoluzione con profondità necessaria. Non possiamo trarre conclusioni affrettate ed emotive prima di raccogliere informazioni adeguate, analizzare questi dati in modo completo con pazienza in modo da avere una visione chiara. Quindi, la nostra attenzione dovrà essere orientata verso una paziente valutazione della realtà che si sta sviluppando. I nostri compiti e le nostre priorità oggi e per il prossimo futuro sono la garanzia di un clima favorevole e di una base per la nuova era. Questo precetto emana dai nostri valori che si sono cristallizzati nel tempo", ha detto il Presidente. Il tema dell'anniversario del 2019 era: "Resilienza per un miglior progresso". Afwerki ha detto che è stato scelto: "Perché questo è un momento storico in cui la straordinaria capacità di recupero del popolo eritreo si è evidenziata ed è emersa trionfante ancora una volta." La sua sintesi dei 28 anni di indipendenza e sovranità dell'Eritrea. Mentre la gente eritrea si imbarcava nella ricostruzione e nella riabilitazione della propria nazione, liberata da pesanti sacrifici, sono state affrontate implacabili ostilità progettate per sottometterla, indebolirla e tenerla in ostaggio. A tal fine, sono state inventate insensate dispute di confine! Imposte ingiustificate imposte! Lanciati attacchi militari! Furono perpetrati scioperi politici, sovversione economica, traffico di esseri umani e guerra psicologica e demonizzazione per isolare l'Eritrea. Si può dire: "Contrastare tutti questi torti sarebbe stato inimmaginabile senza la resilienza del popolo eritreo"!
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Settembre 2024
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