Signor Presidente,
L'Eritrea prende la parola per la spiegazione della posizione dopo l'adozione del progetto di risoluzione A/ES-11/L2 (Conseguenze umanitarie dell'aggressione contro l'Ucraina) Il progetto di risoluzione appena adottato fa purtroppo riferimento alla risoluzione adottata il 2 marzo e al quale la mia delegazione ha votato contro. L'Eritrea è delusa che la questione umanitaria sia politicizzata. L'Eritrea rifiuta qualsiasi politicizzazione della questione umanitaria in quanto mina le azioni volte ad affrontare la situazione umanitaria centrale dei popoli e dei paesi colpiti. Se il testo presentato per l'esame dell'assemblea generale fosse stato incentrato solo sulle priorità umanitarie, sarebbe stato possibile adottare il testo per consenso, raccogliendo una voce molto più forte e unita sui principi umanitari che più attenevano al punto all'ordine del giorno che abbiamo discusso da due giorni. L'Eritrea apprezza l'iniziativa del Sudafrica nella presentazione denominata L3. La bozza si è concentrata sulle priorità umanitarie ed ha evitato di polarizzare i contenuti politici già affrontati nella precedente occasione. L'Eritrea era pronta a sostenere la bozza del testo L3. Nell'esame dell'assistenza umanitaria, è importante che i principi di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza siano rispettati e tutte le azioni umanitarie siano guidate dal pieno rispetto di questi principi. Nonostante le differenze geopolitiche tra la NATO e la Russia guidata dagli Stati Uniti, che sta avendo gravi conseguenze umanitarie per l'Ucraina, l'Eritrea desidera sottolineare che tutte le parti in conflitto intraprendono misure concrete per rispettare gli obblighi previsti dall'interno i principi umanitari, per garantire che tutti i civili e le nazionalità, compresi i cittadini africani siano completamente protetti. È importante fare ogni sforzo possibile per ridurre al minimo le conseguenze umanitarie sulla popolazione civile. L'evolversi della situazione umanitaria richiede di concordare un cessate il fuoco e di raggiungere pause umanitarie per garantire un'evacuazione sicura, rapida, volontaria e senza ostacoli. Mentre il compito dell'assistenza umanitaria è in corso, ci si dovrebbe impegnare seriamente sulla pista politica per porre fine al conflitto e, a questo proposito, l'Eritrea desidera ribadire il proprio appello alla risoluzione pacifica del conflitto attraverso il dialogo e la diplomazia. Infine, su una nota politica più seria, l'attuale campagna o indirizzo a tornare ad un ordine mondiale unipolare, cito, "stringendo il cappio alla Russia", sta diventando più pericoloso e a rischio di uno scontro militare che va in contrasto con i pilastri fondamentali del forte multilateralismo così come le legittime aspirazioni della maggioranza dei popoli e delle nazioni del mondo. Dobbiamo rimanere guidati dalla Carta dell'ONU nel pieno rispetto della sovranità, dell'integrità territoriale e dell'indipendenza politica degli Stati per un ordine mondiale pacifico. In questo tumultuoso periodo di grande incertezza, l'Eritrea augura pace all'Ucraina e alla Russia oltre che al resto della regione. Grazie. da Shabait
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Settembre 2024
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