Il cantiere della nuova diga di Gahatelai è in continuo fermento ventiquattro ore su ventiquattro e l'immensa opera idraulica prende ogni giorno di più la fisionomia di una infrastruttura destinata a portare grandi cambiamenti in tutta la regione.
Il bacino più profondo, in avanzato stato di avanzamento lavori, ha già cominciato a raccogliere e a conservare le acque erranti di origine meteorica provenienti dall'acrocoro di Asmara. La vasta zona che si sente dalle pendici dell'altopiano al mare, è stata sempre soggetta a disastrose alluvioni che ne hanno anche alterato la fisionomia in maniera molto evidente. A farne le spese è stato spesso il tracciato ferroviario che risulta modificato più volte nella storia a causa delle distruzioni subite dai fiumi spontanei ed erranti che per millenni hanno agito indisturbati. Il nuovo grande sbarramento in costruzione ha lo scopo di rallentare il flusso incontrollato di acqua piovana proveniente dalle montagne circostanti, contenerlo e ridistribuirlo gradualmente in una ampia area di territorio normalmente semi desertica. Lo stesso microclima locale subirà dei cambiamenti significativi mitigando le temperature roventi e favorendo il ripopolamento della fauna terrestre arricchita da quella acquatica. La prima arrivata è una piccola colonia di pellicani che pare trovarsi perfettamente a suo agio segno che l'ambiente è sano e potenzialmente invitante anche per altre specie. Stefano Pettini
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Settembre 2024
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