di Alberto Alpozzi Fotogiornalista
“Tornate a trovare la mia famiglia quando non ci sarò più. Sarà come venire a trovare me” È venuto a mancare all’età di 107 anni a Cheren, dove viveva, Ismail Omar Adala, l’ultimo ascari appartenente al IV Battaglione Toselli. Fante, classe 1912, arruolato nel 1935, all’età di 22 anni, nel Regio Corpo Truppe Coloniali italiano. Combatté nel 1941 la battaglia di Cheren sin dai primi giorni. Fu poi fatto prigioniero dagli inglesi e deportato in un campo di concentramento in Sudan. Riportiamo alcuni estratti da un’intervista rilasciata dal nostro ascari a Cronacatorino.it nel maggio 2017 Come descriverebbe gli italiani che sono arrivati per abitare in quegli anni? Gli italiani erano bravi, gentili e amichevoli. Io prima di arruolarmi facevo il contadino nel mio villaggio. Poi ho cominciato a lavorare come bracciante in una concessione italiana della famiglia Ertola (Famiglia italiana storica dell’Eritrea, ndr) In Italia si sa troppo poco sulla vostra figura, ma venite descritti come soldati valorosi. Com’era la vostra vita da militari? La vita da soldati era dura, ma eravamo pagati bene e facevamo qualcosa di importante per le nostre famiglie. Cosa ha fatto dopo la guerra? Ha famiglia? Dopo la guerra sono tornato a casa e ho ricominciato a fare il contadino per gli italiani che ancora avevano le concessioni nei dintorni di Cheren. Ho famiglia, tanti figli e tanti nipoti. Ha tramandato ai suoi figli e/o nipoti le sue esperienze durante la guerra? Ha partecipato a qualche operazione militare in particolare? Ho raccontato ai miei figli della guerra. La battaglia più importante è stata quella di Cheren. E’ rimasto in contatto con qualche italiano con cui ha combattuto? Non con i soldati, ma ho continuato a lavorare con gli italiani per molti anni dopo la guerra nelle loro concessioni. da L'Italia Coloniale
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Settembre 2024
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