Nel 1990, dopo un anno di preparativi, l'EPLF iniziò a schierare segretamente le sue truppe nel Semhar, obiettivo: la liberazione di Massawa. L'offensiva iniziò l'8 febbraio su un fronte di oltre duecento chilometri. La prima direzione dell'offensiva fu lungo la via Asmara-Massaua, tagliando la strada a Gahtelay e spingendo verso Dongollo. La seconda direzione dell'offensiva fu la penetrazione attraverso le pianure di Semhar verso Massaua. Il secondo giorno dell'operazione, l'EPLF raggiunse la zona di Massaua. Le forze navali dell'EPLF, utilizzarono piccole imbarcazioni ad alta velocità, di fronte alle navi da guerra etiopi. Infine, Massaua cadde dopo tre giorni di intense battaglie. La liberazione di Massaua segnò l'inizio della fine dell’occupazione dell'Eritrea da parte di Menghistu Haile Mariam. Per rappresaglia l'aviazione etiope bombardò la popolazione civile di Massaua con bombe a grappolo e napalm. Centinaia di civili furono uccisi, magazzini di grano bruciati e le infrastrutture del porto, già danneggiate, subirono un ulteriore gravissimo colpo. L'operazione Fenkel fu talmente impressionante in termini di dimensioni e portata da scioccare il Derg fin nelle fondamenta, accelerando così la sconfitta finale dell'esercito etiopico in Eritrea. L'evento rafforzò anche notevolmente la posizione della Rivoluzione Eritrea nella politica globale e regionale. Anche quest'anno la ricorrenza della liberazione di Massaua sarà festeggiata da tutte le Comunità eritree nel mondo con rinnovato spirito di condivisione. Clicca sotto per il video
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Settembre 2024
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