di Lamina Denigrare l'Eritrea utilizzando il mondo degli immigrati era diventato negli ultimi anni un sistema consolidato e preparato a tavolino da vari personaggi, governi, organizzazioni che in varie forme noi eritrei lo abbiamo sempre denunciato. Partendo dall’articolo pubblicato da “Il Giornale”, sugli operati di alcuni ONG, in particolare quella su “ Advocates Abroad “, http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ong-istruisce-migranti-dobbiamo-recitare-commedia-sono-1601949.html , e grazie a moltissime testimonianze avuto dagli immigrati stessi, si può confermare quanto descritto sull’articolo pubblicato, dove veniva indicato come funzionava il sistema. Una parte del sistema era che gli ingenui immigrati prima di arrivare nelle coste italiane gli si veniva insegnato loro, il come recitare la parte dell’essere vittima, come inventare storie strappalacrime per poter una volta in Italia, tramite i sottoindicati giornalisti, politici e attivisti ingannare l’opinione pubblica portando l'argomento sui tg dell'ora di pranzo o cena nelle case degli italiani. Prendendo in esame il caso degli immigrati di origine Eritrea per la quale noi eritrei di 1a, 2a, 3a, generazione che da anni viviamo in Italia sappiamo molto bene che la causa del loro immigrare è motivato principalmente da questione puramente economico, e che questa motivazione poteva essere identica a quella di altri immigrati provenienti da altri paesi, se non per il fatto che alcuni stati occidentali per propri interessi geopolitici e con l’aiuto di alcuni organizzazioni e personaggi legati al precedente governo dell’Etiopia di nome Weyane nemico N°1 dell’Eritrea, hanno fatto sì, che venga riconosciuto solo agli eritrei lo status di rifugiato politico che col tempo è diventato il pull factor per attirare giovani a lasciare il proprio paese e illudersi che emigrando in Europa possano trovare l’Eldorado occidentale. Per questo grazie a “ legali ed illegali ” trafficanti di essere umani una volta sbarcati nelle coste italiane, ai fini di ottenere documenti necessari per rimanere in Italia e poter lavorare, la scorciatoia era quella di dichiararsi che erano profughi o richiedenti asilo politico. Ai fini di ottenere questo status di rifugiato politico comunque oltre a dichiarare di essere eritreo, dovevi avere qualcosa da raccontare alla commissione che dà l’OK per il rilascio del documento che senza tanta burocrazia ti permette di rimanere in Italia. Il testo strappalacrime da raccontare appena sbarcati nelle coste italiane o altre coste europee, veniva istruito ai futuri profughi con una precisa formazione, quando l’immigrato era ancora in Etiopia, in Sudan, o in Libia, ecc. Il racconto istruito doveva contenere frasi, parole, atteggiamenti, immagini, disegni, ecc. nella quale si denigrava :
Gli immigrati eritrei o ETIOPI CHE DICHIARAVANO DI ESSERE ERITREI una volta autorizzati a sbarcare nel porto indicato, nel momento della compilazione delle generalità nonché presa delle impronte digitali, si continuava con questo sporco gioco di istruzione perché la stessa si perfezionava a misura. Il racconto strappalacrime fatta dal singolo immigrato, se necessario veniva corretto nel miglior modo possibile su suggerimenti in lingua madre dal mediatore culturale di turno, durante la traduzione della stessa in lingua italiana. Per queste operazioni di traduzione i mediatori culturali operanti nei porti di sbarchi erano assunti su segnalazione di vari personaggi nonché amici di Don Mosè che appositamente venivano selezionati in maggioranza tra coloro che sono di nazionalità etiope originari del Tigrai, oppure cosiddetti “oppositori eritrei” legati in qualche modo al prete attivista. Altri mediatori culturali facenti parte del sistema erano falsi eritrei, cioè etiopi originari sempre della regione del Tigrai che arrivati qualche anno prima e riconosciuti come profughi, dopo aver imparato in modo stentato la lingua italiana parlata, dietro compensazione diventavano collaboratori attivi di alcune ONG o meglio aziende pro-immigrazione non controllata tipo Medicine Senza Frontiere, Save the children, ecc. ecc., che giustamente qualcuno le ha sopranominate “taxi del mare”. Infine questo sistema perfetto e collaudato, per non essere scoperto si perfezionava con la ciliegina sulla torta, e riguardava la rete degli stessi mediatori culturali che in collaborazione con i vari ARCI ecc., continuavano a seguire i vari immigrati dentro i centri di accoglienza Sprar, in particolare in quello di Roma, mente alcuni di questi venivano assunti come collaboratori presso le questure di città dove vivevano numerosi profughi eritrei o falsi eritrei cioè etiopi di origine della regione del Tigrai. Ma questo particolare è un altro argomento che necessità altra puntata. Questi particolari descritti sopra, la storica comunità eritrea in Italia lo ha denunciato varie volte, ma senza essere ascoltata o presa in considerazione da nessuno. Tutti coloro che sta a cuore l’Eritrea, sanno che la comunità eritrea non poteva avere voce in capitolo, perché negli anni in cui in Italia governavano Renzi e Gentiloni, la stessa denigrazione veniva fatta dagli stessi politici del parlamento italiano, in particolare dall’ex portavoce di UNHCR e in seguito dall'allora terza carica di stato On. Laura Boldrini. La Presidente della Camera insieme al suo ex fidanzato che era ed è ancora un attivista “regime change” in Eritrea, nonché giornalista e amico di Don Mosè sono stati e lo sono ancora i principali nemici dell’Eritrea, seguiti da vari parlamentari tipo On. Quartapelle, Fiano, Migliore, Civati, Palazzotto, Enrico Buemi, Longo Fausto Guilherme ecc., con tanto megafono di vari giornalisti della Rai, in particolare Rai News, e carta stampata tipo "Il Manifesto", "La Repubblica" , "Avvenire" , "La Stampa", riviste tipo " Internazionale ", ecc.. Aggiungendo a questi l’ex condannato per spaccio di droga oggi falso prete della chiesa cattolica, nonché attivista politico contro l’Eritrea sopranominato " Mosè " o " Angelo dei profughi ", che una volta ottenuto le credenziali dalla sopra citata terza carica dello stato italiano, con l’appoggio dei parlamentari e mass-media sopra indicati hanno cominciato ad organizzare manifestazioni e commemorazione fatta da NON ERITREI, ma da etiopici originari del Tigrai, ( sfortunatamente avendo con noi eritrei similitudine in termini di colore pelle, lineamenti, espressione volto, ed una lingua quasi simile hanno approfittato in questi anni presentandosi come eritrei ) per prendere in giro la maggioranza del popolo italiano e indirettamente anche lo stato italiano con la precisa collaborazione di coloro eletti nel parlamento per tutelare il bene dell’Italia. L’assurdità è che la maggior parte di questi politici italiani sopra citati che erano di una certa area politica, oltre a non conoscere l’Eritrea dal punto di vista geografico, non erano a conoscenza anche dal punto di vista storico. Questa non conoscenza dal punto di vista storico, creava problemi a questi politici e giornalisti, tanto da non capire il perché di questo amore che il popolo eritreo compreso anche quello della diaspora, nutrivano verso il loro Presidente carismatico. Non capivano che anche gli stessi immigrati arrivati come profughi, una volta ottenuto il documento da profugo erano i primi sostenitori del loro Presidente. Una particolare storia africana che con una approfondita conoscenza, avrebbe aiutato a quest’area politica italiana il capire cosa significa essere eritreo, e per certi versi avrebbe aiutato loro a capire cosa significa essere veramente di sinistra. Complimenti alla giornalista Lauren Southern che finalmente ha esposto il caso con tanto di video, https://www.youtube.com/watch?v=K4XhLiiu0is&feature=youtu.be , e complimenti anche al direttore de "Il Giornale" che insieme a Fausto Biloslavo su Panorama, https://www.panorama.it/news/cronaca/migranti-attivisti-eritrei/ esponendo varie situazioni che facilitavano l'immigrazione non controllata e mettendo a conoscenza il vero volto, immagine, nonchè passato da spacciatore di droga del falso prete soprannominato Don Mosè, indirettamente hanno e stanno contribuendo a far conoscere il vero volto di questi personaggi con la maschera da buon sammaritani, che in questi ultimi anni hanno imbrogliato sia il popolo e lo stato italiano che le vere vittime del loro sporco gioco, cioè gli ingenui giovani immigrati del Corno d’Africa. La vastissima comunità Eritrea in Italia conosceva MOLTO BENE chi era il Don in questione, ma non avendo avuto ascolto da chi a suo tempo doveva ascoltare, anzi, per tutti questi anni sponsorizzandolo a fare lo sporco lavoro, il personaggio ha contraccambiato loro contribuendo negativamente alle ultime elezioni dell’area politica di cui appartenevano i sopra indicati amici politici facendo calare di una percentuale tale, che nessun cittadino italiano si sarebbe aspettato. Chissà perché il Don in questione da qualche tempo a questa parte comincia a essere poco presente nelle platee pubbliche. Allo stesso modo la vastissima comunità Eritrea in Italia conosce molto bene un quotidiano nazionale di nome - La Repubblica, giornale storico che fino a pochi anni fa’, oltre che essere un quotidiano informativo era anche un giornale formativo, ma quando a dirigerlo c’era il fondatore nonché direttore un certo Eugenio Scalfari. Sicuramente il saggio Scalfari non avrebbe dato spazio a un certo giornalista e attivista con agenda “regime change” in Eritrea che da qualche anno a questa parte sotto la copertura di essere italo-eritreo è presente su “La Repubblica” a scrivere bugie e bugie sull’Eritrea, tanto che insieme ad un altro suo collega ha contribuito a far calare del 63% la vendita di questo rinomato quotidiano. La Repubblica - storico quotidiano informativo, dall’essere stato anche un giornale formativo, inserendo articoli piene di fake news sui immigrati ( e non solo ) dell’Eritrea, e divenuto un giornale solo di propaganda a senso unico. Giugno è un mese che oltre a essere un mese con la data della commemorazione dei nostri martiri caduti per la liberazione dell'Eritrea, è un mese dove si è dichiarato la pace con l'Etiopia e Corno d’Africa, è un mese dove pian piano cominciano a trapelare le verità sull'immigrazione di falsi profughi. Speriamo che questo affiancamento alla data della commemorazione dei nostri martiri, sia di buon auspicio per presentare davanti alla giustizia tutti coloro che nel nome della chiesa, falsa identità e finto buonismo, ancor oggi si presentano davanti alle rimaste poche platee, predicando, illudendo e invitando a modo loro, giovani ad emigrare dal proprio paese avventurandosi in viaggi pericolosi. Lamina
2 Comments
Eri-Napoli
26/6/2019 03:30:55 pm
Dobbiamo informare tutti gli eritrei su questi argomenti ! È dire loro di i non votare il pd!Renzi,Fiano, Gentiloni,Boldrini, ecc ecc sono nemici del popolo eritreo come lo era Obama e la Hilary Clinton.
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Lamina
4/7/2019 11:52:44 pm
Giusto, informare tutti che questi non bisogna mai votarli, perché hanno giocato sulla nostra vita.
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