ERITREA ETIOPIA
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ERITREA ETIOPIA

#Eritrea - Nota del Senatore Aldo Di Biagio al Ministro degli Affari Esteri

26/9/2016

2 Commenti

 
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da Aldo Di Biagio FB - Coerentemente con quanto già fatto nelle settimane scorse ho ritenuto utile e opportuno inviare una nota al Ministro degli Affari Esteri relativamente alla recente visita di una delegazione di alto livello del governo eritreo in Germania.

Scopo della nota quello di evidenziare ancora una volta una testimonianza del mutato atteggiamento in positivo di importanti componenti della comunità internazionale a riguardo dell’Eritrea che come è noto è forse il paese più legato al nostro da vincoli storici e culturali.

Ho voluto sottolineare che con la Germania anche la Svizzera, l'Inghilterra, la Norvegia, la Svezia, e già da molto tempo la Danimarca e la Finlandia hanno cominciato a ritenere fondamentale un dialogo con il Governo Eritreo, aggiungendo altresì che anche il Giappone si è mosso chiedendo di aprire un'ambasciata ad Asmara.

Dinanzi a tale quadro ho dichiarato che non può che auspicarsi un intensificarsi anche dei nostri rapporti con il governo eritreo in modo tale da restituire all'Italia, interlocutore storicamente naturale dell'Eritrea, un prestigioso ruolo da protagonista nel bilaterale.

D'altro canto, come ho inteso ribadire nella nota al Ministro, il mio fermo convincimento è che per meglio comprendere e soprattutto risolvere l'emergenza migratoria, non è più sufficiente affrontare il problema solo nella sua fase terminale, e cioè all'arrivo dei richiedenti asilo nel nostro paese, ma che risulta sempre più evidente la necessità di approfondire le ragioni del fenomeno attraverso una conoscenza diretta del contesto geopolitico in cui questo matura, e se del caso promuovere visite e missioni da parte del nostro Governo da anni assenti.

La autorevole risposta del ministro non si è fatta attendere e a giudicare dai suoi contenuti posso affermare con soddisfazione che anche il nostro Ministero degli Affari Esteri sta dimostrando un importante cambiamento di rotta nei confronti dell’approccio a tematiche della massima importanza per il futuro delle nostre relazioni diplomatiche.
​

L’avvicendamento oramai prossimo dell’ambasciatore italiano in Asmara segnerà certamente un momento di svolta nelle relazioni con l’Eritrea, un paese amico al quale sempre più parti stanno riconoscendo un ruolo chiave nella stabilità politica e sociale dell’area sub sahariana come apertamente dichiarato anche da Bronwyn Bruton Vice Direttore, dell'Africa Center presso l'Atlantic Council  nel corso di una audizione nel corso del: "The House Committee on Foreign Affairs, Subcommittee on Africa, Global Health, Global Human Rights, and International Organizations".
2 Commenti
Mario Ruffin
27/9/2016 07:09:19 pm

Presentazione del libro “IL DUCE SI E’ FATTO MALE” di Mario Ruffin. Editore: booksprint.it

Dedicato al Popolo Eritreo
L’Autore ha scritto su invito di amici de l’”ISTRESCO” (Istituto per la Storia della Resistenza e della Realtà Conemporanea della Marca Trevisana) un libro sulla vita nella colonia Eritrea e sulla sua decolonizzazione, vissute dall’autore di persona, dalla spensierata infanzia fino all’occupazione britannica e più tardi, al ritorno, dopo la guerra.
In un felliniano “amarcord” egli ci racconta una sua divertita e allegra visione della vita civile, trascorsa da monello, da scolaro, da “Balilla coloniale”, e poi da giovane goliardico studente di medicina all’Asmara in Eritrea, intervallato dal profugato sulle “navi bianche” negli oceani, assieme a trentamila donne e bambini, senza i padri, durato quasi due mesi per sbarcare alla fine in Italia nel pieno drammatico orrore nazifascista.
Al ritorno ventenne a casa sua all’Asmara, dopo anni di gravi penurie belliche, assieme alla madre e tre fratelli, l’autore divenuto ormai antirazzista e antifascista, nella temperie della “Resistenza” e della nuova libertà Repubblicana, porta ai connazionali e ai colleghi studenti, della facoltà medica di Asmara, ignari dei tragici eventi italiani, nella colonia occupata dagli inglesi, l’esaltante fresco “vento del nord” che aveva pervaso l’Italia. L’autore parte da queste avventure ora spensierate, ora divertite, ora terribilmente drammatiche, per addentrarsi nel vivo del colonialismo, del razzismo, dell’apartheid, su un Popolo gentile ed eroico, e nel ricordo delle crudeli guerre in Africa ed in Europa.
Peculiare fu la decolonizzazione dell’Eritrea, nella quale gli italiani passarono da padroni a sudditi. Nacque così un’esaltante felice amicizia, favorita dall’incredibile attivismo dei nostri connazionali e degli eritrei insieme, che quei lunghi anni d’isolamento bellico e postbellico si erano febbrilmente ingegnati alla disperata ideazione di ogni attività lavorativa, generando finalmente solidarietà e fraternità e spesso imparentamenti, prima proibiti dalle leggi razziali. Fu a suo dire un vero e proprio miracolo antropologico.
L’esodo finale dall’Eritrea delle famiglie italiane e l’abbandono delle proprie case e officine e delle ingenti opere costruite da geniali operatori e lavoratori continuerà però poi fino agli anni ’70, nel totale silenzio complice dei governi italiani ossequiosi alle strategiche imprese belliche delle grandi potenze sulle ex colonie del Corno d’Africa, sanguinosamente durate più di trent’anni.
L’autore vuol vendicare nelle sue pagine il lungo martirio degli eritrei, da Assab fino all’ecatombi davanti a Lampedusa provocate, dal lunghissimo assedio, di 95 milioni di etiopi, contro 4,5 milioni di eritrei, con l’embargo e la sovversione finanziata per interessi geopolitici altrui. L’autore Mario Ruffin nel rinfacciare all’Italia una fraternità dimenticata, fa seguire una sconcertante revisione analitica delle cause e conseguenze delle guerre italiane, e di quella europee del XX° secolo. Sono riflessioni su tutti quei disastri, sulle bugie e sui complici silenzi, documentati con dettagliate fonti e testimonianze personali dell'autore.

Biografia

L’Autore. Mario Ruffin, è un medico per 40 anni ospedaliero. Fu ragazzino “balilla” all’Asmara, poi in pieno orrore nazifascista profugo in Italia con le "navi bianche". Diplomatosi al Liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Treviso, ha iniziato gli studi di medicina nel 1950 all’Università di Asmara proseguendoli poi fino alla laurea e alle specializzazioni a Padova (Cardiologia e Medicina Interna) e a Torino (Endocrinologia). Ha iniziato la professione ospedaliera a Treviso. Ha esercitato la funzione di Primario di medicina in numerosi Ospedali friulani (Tolmezzo e Latisana) e veneti (Auronzo del Cadore e Oderzo). Numerosi i suoi contributi sulla stampa nazionale e locale sutemi di varia umanità. Ha pubblicato con lo stesso editore BookSprint.it “Riflessioni evoluzionistiche sull’immortalità dell’anima”.

LIBRERIE: via Web, booksprint.it
IBS , Mondadori, Libreria Universitaria, Feltrinelli e altre, su prenotazione.
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Allison link
30/4/2019 10:58:24 pm

Good reading

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