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ERITREA ETIOPIA

Eritrea: dichiarazione del Ministro Osman Saleh al 78° vertice dell'UNGA

24/9/2023

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Vostra Eccellenza

Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite

Eccellenze, Capi di Stato e di Governo

Illustri delegati

Signore e signori

Permettetemi innanzitutto di esprimere le mie più sentite congratulazioni a Vostra Eccellenza per la vostra elezione a Presidente dell'attuale sessione dell'UNGA.

Sono davvero onorato di trasmettere il seguente messaggio del presidente Isaias Afwerki a questa augusta assemblea.

Eccellenze,

Sono trascorsi settantotto anni dalla storica istituzione delle Nazioni Unite il 24 ottobre 1945. Questo evento storico si è verificato sulle ceneri e sulle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale che aveva causato perdite di vite umane e devastazione senza precedenti per l’umanità.

Sfortunatamente, le toccanti lezioni tratte da questa feroce guerra non hanno inaugurato un’era di pace duratura fondata sulla legalità, sulla giustizia e sull’equilibrio sostenibile in termini globali.

La Guerra Fredda, durata i successivi 45 anni, ha incubato una spirale di conflitti incessanti e di instabilità in molte parti del mondo, con tutte le sue conseguenze dannose per una prosperità duratura e inclusiva.

Ancora più minacciosamente, i futili tentativi di imporre un ordine mondiale unipolare negli ultimi trent’anni circa, e in particolare, le crisi generate in questi tempi volte a far rivivere alleanze e blocchi militari defunti, stanno spingendo sempre più la nostra comunità globale nel precipizio. di una catastrofe molto più pericolosa.

All’interno di questa calamitosa realtà globale, il continente africano è stato, e rimane, emarginato; costretto, com’è, a farsi carico del peso di queste politiche distruttive.

In questa prospettiva, bisogna riconoscere che i movimenti di resistenza che si stanno sviluppando in Africa – manifestati in diverse varianti – sono espressione e continuazione della lotta contro il colonialismo.

Sono reazioni di sfida alla “schiavitù moderna”, al saccheggio incessante e al dominio.

Un’altra dimensione spesso trascurata è il fatto che “Al-Qaeda”; “Daish”; “al-Shebaab”; così come altre propaggini e gruppi terroristici in franchising, sono imprese criminali sostenute e finanziate dalle stesse forze di dominio per fini politici. Sono spietatamente strumentalizzati per fomentare crisi e fornire pretesti plausibili per l’intervento militare.

Eccellenze,

Mi sono soffermato a lungo sull’eredità degli atti di destabilizzazione scatenati dalle forze egemoniche perché anche il mio Paese non è stato risparmiato dalle sue ricadute nel contesto globale globale.

Non mi riferisco al lontano passato, o agli anni ’50, in cui il diritto inalienabile dell’Eritrea alla decolonizzazione fu sacrificato sull’altare degli interessi geostrategici di queste potenze. Dobbiamo riconoscere che le sanzioni imposte all’Eritrea dal 2009 al 2018 sono state un altro recente atto di trasgressione e inganno che richiede piena riparazione e responsabilità.

Eccellenze,

La resistenza vigorosa e persistente – anche se amorfa – da parte dei popoli del mondo ha scoraggiato l’emergere e la prevalenza dell’ordine mondiale unipolare previsto per il dominio e l’egemonia globale.

La vibrante tendenza – le rinvigorite resistenze che stanno proliferando in diverse parti del mondo – indicano che siamo sull’apice o sulla soglia di una nuova realtà; un crocevia storico che sarà di buon auspicio per un nuovo ordine mondiale.

Ovviamente, questo non accadrà domani.

Per quanto inesorabile, il percorso non sarà facile o raggiungibile in un breve lasso di tempo. Ma non vi è alcun dubbio che il destino alla fine verrà raggiunto.

Il nuovo, auspicato, ordine globale dovrà essere accompagnato e cementato da cambiamenti strutturali di vasta portata nell’architettura della governance globale e nelle varie organizzazioni internazionali e regionali.

Una trappola evitabile in questo indispensabile sforzo collettivo sarebbe la tendenza a “misure cosmetiche e nominali” che genererebbero solo false speranze e apatia nei popoli e nei paesi del mondo che cercano e aspirano a cambiamenti autentici per una pace duratura, stabilità e prosperità.

Parallelamente a ciò, le Nazioni Unite saranno costrette a intraprendere i necessari cambiamenti strutturali e profonde riforme.

Si spera che i cambiamenti auspicati siano commisurati alle aspirazioni alla giustizia e allo stato di diritto; il rispetto dell'indipendenza e della sovranità nazionale; l’avvento di una nuova epoca di vera partnership e prosperità condivisa.

In quanto principale piattaforma internazionale, le Nazioni Unite devono infatti essere elevate – in termini di struttura e mandato – a un’apprezzata organizzazione ombrello in grado di adempiere al suo mandato storico con efficacia e potenza.

In questa prospettiva, la tanto decantata riforma del Consiglio di Sicurezza dell’ONU non dovrebbe essere percepita come una manomissione nominale, limitata meramente ad aumentare il numero e la rappresentanza geografica dei nuovi membri.

L’architettura del potere di veto e le altre distorsioni istituzionali che impediscono al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di esercitare le proprie responsabilità sulla base del diritto internazionale con imparzialità e obiettività devono essere esaminate prendendo come modello guida il track record storico.

Come Vostre Eccellenze concorderanno con me, il mercanteggiamento politico e l'uso improprio dell'appartenenza al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per promuovere interessi nazionali ristretti non sono compatibili con la responsabilità solenne che è loro affidata e che è espressamente stipulata nella Carta delle Nazioni Unite.

Il criterio di adesione non dovrebbe essere limitato e determinato dal mero peso politico ed economico; dimensione della popolazione, ecc.

L’appartenenza al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite deve riflettere l’ampio spettro degli Stati membri dell’ONU.

In questo spirito, speriamo che le deliberazioni dell’UNGA quest’anno, e nel periodo a venire, esamineranno questi e altri parametri complessi associati in tutte le loro dimensioni e profondità.

Grazie

​da Shabait
credit Ghideon Musa Aron
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