Non concordo minimamente con tutti questi occidentali "esperti", "analisti" e "africanisti" che stanno raccontando la guerra interna all'Etiopia, ovviamente copiandosi l'un l'altro o citandosi a vicenda per far credere all'opinione pubblica che loro siano le fonti credibili. Invece così contribuiscono a creare solo più confusione. Per esempio, usano la parola "Tigre" che veniva usata ai tempi del colonialismo italico per riferirsi sia al gruppo terroristico TPLF che alla loro regione di provenienza nel nord dell'Etiopia, il Tigray. Gli unici Tigre oggi conosciuti sono un'etnia dell'Eritrea che nulla ha a che fare con i TPLF, con la loro regione e con la loro guerra. Delle moderne Cassandre, oltre alla loro saccenza, mi da fastidio il tono paternalistico e arrogante di chi deve necessariamente tirare le orecchie al “povero africano” che non sa niente della situazione del suo paese. Loro ti devono spiegare come stanno le cose a casa tua. Soprattutto le Cassandre “de noantri” ti devono terrorizzare psicologicamente descrivendo lo scenario di un prossimo futuro di balcanizzazione non solo di un Paese come l'Etiopia ma addirittura di tutto il Corno d'Africa. Nulla di piu' falso, non succedera' nessuna catastrofe da loro paventata. L'Etiopia si risollevera' molto presto poiché, mai come oggi, tutte le sue etnie sono tanto unite e, assieme ai Paesi confinanti, appoggiano le scelte del Primo Ministro etiopico. Tutti sono d'accordo nel dire che i TPLF siano il cancro da estirpare ad ogni costo per il bene di tutto il Corno d’Africa. Le Cassandre di oggi, accecate dai loro interessi, pur di salvare i TPLF dal banco degli imputati, auspicano interventi diplomatci per fermare la loro cattura instillando la paura di una guerra senza fine che si spargerà a macchia d'olio. Ma non succederà nulla di tutto questo. L’Eritrea non rispondera' alle provocazioni dei TPLF che cercano disperatamente di internazionalizzare il loro conflitto interno in modo da convincere il resto del mondo a fare qualcosa per salvarli, magari intavolando un cessate il fuoco come successo tra Armenia e Azerbaijan. E' un problema interno all'Etiopia che il Governo Federale di Abiy Ahmed puo' ben gestire da solo. Perciò a voi esperti occidentali che state prevedendo un futuro infernale in tutto il Corno d'Africa (guerre etniche, fame, siccità e esodi di massa) vi consiglio di smetterla subito col mestiere di apprendista stregone buttando via le vostre sfere di cristallo e di smetterla coi vostri anatemi razzisti e funesti poiché non succederà nulla di tutto quello che avete sentenziato. Per molti di loro è un desiderio distopico visto che avrebbero molto da guadagnare da una crisi umanitaria in tutto il Corno d’Africa. Ci sarebbe piu' immigrazione quindi più accoglienza e ancora da pappare per tutti. Ma come già detto dal Presidente Isaias Afewerki: Game Over. credit Daniel Wedi Korbaria
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Settembre 2024
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