Dott. Kassa Kebede: "Il presidente Isaias ha combattuto per l'esistenza di un’Etiopia unita29/4/2016 da Tesfa News - L’Ambasciatore Dr. Kassa Kebede per molti etiopi non è un estraneo, ma quanto agli eritrei solo pochi lo ricordano quando era parte del gruppo dei funzionari di governo consiglieri di Mengistu Hailemariam nei negoziati di Londra con il Fronte di Liberazione Popolare Eritreo (EPLF) e il Fronte di Liberazione Popolare del Tigray (TPLF). L’abortita conferenza di Londra di metà 1991 aveva lo scopo di mediare la fine della disastrosa guerra e salvare l'Etiopia da una possibile disintegrazione. Come ministro e diplomatico civile di alto rango, il Dr. Kassa Kebede è stato determinante nel sollecitare Mengistu, nel corso delle numerose trattative e incontri a porte chiuse a Londra, a scendere a compromessi con gli eritrei e con il Fronte di Liberazione del Tigray, per risparmiare l’ Etiopia dalla disintegrazione. Oltre a questo, la conferenza aveva dato Ambasciatore Kassa Kebede diverse opportunità uniche per incontrare personalmente e intrattenere alcune conversazioni aperte con l'allora Presidente dell'EPLF, Isaias Afwerki e del TPLF, Meles Zenawi. Per non parlare degli eritrei, anche molti etiopi non conoscono dettagli di queste riunioni di crisi a porte chiuse. Ma quando l'ambasciatore Kassa ha iniziato a vuotare il sacco l'anno scorso in una conferenza a Washington, ha catturato l'attenzione di molti eritrei. Dall’alto della sua esperienza politica, si tratta di un tipo di persona che non si tira indietro dal chiamare le cose col loro nome. Egli ha sostenuto per la prima volta in pubblico che, ci si possa credere o no, "il presidente Isaias ha una fede inflessibile nell'esistenza di un’Etiopia unita". L’Ambasciatore Kassa ha detto al pubblico che, anche se ci sono molte cose da dire circa il buono, il brutto e il cattivo di presidente Isaias, ma quando si tratta della lotta per l'esistenza di un'Etiopia unita, egli ritiene che il presidente Isaias si distingua più che il corrente governo TPLF, e ha detto, lui stesso è di questo una testimonianza vivente.
Questo potrebbe sembrare ridicolo per alcuni, ma se ci si sofferma a pensare per un attimo, cosa avrebbe potuto fermare il presidente Isaias dal lasciare che l'Etiopia si disintegrasse dopo aver liberato l'Eritrea e aver contribuito con il TPLF a liberare il Tigray? Niente! Tranne la sua forte aspirazione nel vedere come suo vicino di casa un’Etiopia unita e pacifica piuttosto che nel caos. È un dato di fatto che Isaias in quel momento aveva le redini in mano, se avesse avuto la minima intenzione di smembrare l'Etiopia. Avrebbe potuto approvare e sostenere per il successo, il progetto del "Grande Tigray" e alla fine dare un riconoscimento automatico alla repubblica da poco indipendente, il Tigray. Questo da solo avrebbe potuto essere sufficiente a mettere l'Etiopia in ginocchio e creare un precedente per gli Oromo, gli Ogaden e altri gruppi etnici interessati a seguirne l'esempio. O avrebbe potuto anche dare il suo sostegno incondizionato all'articolo 39 della Costituzione etiope. O sostenere il governo TPLF e dare il suo massimo appoggio alla sua politica di "federalismo etnico" e di divisione del popolo etiope e dei suoi territori lungo linee etniche, ecc ... Ma non scelse niente di tutto questo. 25 anni dopo la sua visione di una Etiopia pacifica e unita, a fianco di uno stato di recente indipendenza l'Eritrea, non è ancora non un totale fallimento dal momento che, almeno, l'Etiopia è stata salvata dal peggio, anche se a costo di una maggiore spesa per l’Eritrea di una indipendenza duramente guadagnata, la pace e l'integrità territoriale. Alcuni potrebbero anche obiettare, che se Isaias avesse scelto l’altra opzione ora l'Eritrea non sarebbe bloccata nel problema attuale.
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