Crisi dei migranti in Italia: le associazioni di beneficenza colludono con i contrabbandieri24/4/2017 Un procuratore italiano afferma che ha delle prove che alcune delle associazioni per il salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo sono in collusione con i contrabbandieri.
Carmelo Zuccaro ha detto a La Stampa che le telefonate per salvare le navi arrivavano dalla Libia. Le organizzazioni coinvolte in operazioni di salvataggio hanno respinto le accuse di collusione, dicendo che la loro unica preoccupazione è salvare vite umane. L'Italia è la via principale per i migranti che cercano di raggiungere l'Europa. Secondo l'agenzia di rifugiati delle Nazioni Unite, quasi un milione di persone sono annegate nelle acque tra Libia e Italia quest'anno. Nello stesso periodo sono state salvate quasi 37.000 persone , un aumento di oltre il 40% rispetto allo scorso anno, secondo le cifre. "Abbiamo prove che esistono contatti diretti tra alcune ONG [organizzazioni non governative] e i trafficanti di persone in Libia", ha detto il sig. Zuccaro a La Stampa. Ha detto che le chiamate telefoniche sono state fatte dalla Libia e che i soccorritori utilizzavano segnali luminosi per dirigere i contrabbandieri e spegnevano i transponder per non far tracciare le imbarcazioni. Ma non ha detto che avrebbe aperto un'indagine penale. I commenti di Zuccaro arrivano in mezzo a una crescente critica dell'attività delle ONG nel Mediterraneo. L'agenzia di frontiera UE Frontex ha dichiarato che il lavoro era equivalente al fornire un servizio taxi in Europa. Ma Chris Catrambone, che ha co-fondato la ONG della Migrant Offshore Aid Station per salvare i migranti, ha detto all'agenzia di stampa Reuters "se noi non fossimo stati là ci sarebbero stati più morti". fonte BBC
6 Comments
massimo
28/4/2017 10:41:46 am
prego controllare bene i dati (1 mln morti in mare nel 2016??): http://openmigration.org/analisi/i-morti-in-mare-nel-2016-mai-cosi-tanti-nel-mediterraneo/
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I dati sul fenomeno della migrazione clandestina sono sempre stati assai controversi. A seconda dei casi i numeri vengono gonfiati a dismisura o minimizzati. Giusto per rimanere in tema Eritrea le cifre ufficiali parlano di cinquemila persona che lasciano il paese ogni mese o ogni anno, cifre comunque irragionevoli tenuto conto che la popolazione totale è di poco più di quattro milioni di unità e che in altri contesti si sostiene che l'esercito conta di oltre settecentomila unità pronte al combattimento.
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massimo
28/4/2017 11:48:38 am
giusta la sua puntualizzazione, sulla quale concordo appieno. Il dato che intendevo correggere era sostanzialmente errato, come si nota dal mio allegato. Teniamo poi sempre in conto la componente di etiopi e somali che per ovvii motivi si spacciano per eritrei, motivi ben poco approfonditi dai media. E comunque credo che occorra una maggiore informazione nei paesi di origine sui rischi che corre chi decide di intraprendere il viaggio verso l'Europa, come pure le condizioni di vita successive di chi riesce ad approdare sul continente.
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Quella che andrebbe discussa in maniera concreta, coordinata e costruttiva è la politica dell'accoglienza applicata da alcuni paesi europei che invece di lenire gli effetti del problema migrazione ne sono la causa diretta. In maniera tardiva qualcosa sta cambiando ma potrebbe essere complicato riuscire a ottenere una rapida inversione di tendenza senza una presa di coscienza collettiva.
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lamina
28/4/2017 08:20:31 pm
Sembra che pian piano stia emergendo la verità.
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massimo
29/4/2017 02:13:56 pm
tanto per chiarire sui dati di fatto, e non sulle supposizioni. per me la questione si chiude qui. Dopodiché dico solo lunga vita all'eritrea e al suo popolo. saluti.https://www.vice.com/it/article/accuse-ong-salvataggi-migranti-mediterraneo
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