Comunicato stampa
Ginevra, 9 maggio 2024 L’Ambasciata dello Stato di Eritrea presso la Confederazione Svizzera è sconvolta dal contenuto provocatorio di una lettera datata 17 aprile 2024 sul Giorno dell’Indipendenza dell’Eritrea e dalle celebrazioni annuali normative associate a questo onorevole evento. L'Ambasciata desidera ricordare alle autorità svizzere che il 24 maggio 1991 segna la storica liberazione dell'Eritrea dopo una guerra trentennale e costosa contro l'occupazione coloniale e che ha richiesto il sacrificio ineguagliabile e prezioso di oltre 60.000 combattenti per la libertà eritrei nel contesto di una piccola nazione . Il popolo dell’Eritrea ricorse alla lotta armata nel 1961, quando i suoi diritti inalienabili allo status di nazione nel periodo della decolonizzazione furono calpestati attraverso una risoluzione ONU 390 A (V) sponsorizzata dagli Stati Uniti che vincolava il loro paese all’Etiopia per “prevalere sugli interessi strategici degli Stati Uniti”. . L’Etiopia andò oltre, abrogando unilateralmente e impunemente la legge federale e annettendo l’Eritrea nel 1962. La vittoria militare conquistata a fatica dall’Eritrea il 24 maggio 1991 ha aperto la strada al popolo eritreo per indire un referendum per illustrare al resto del mondo le proprie aspirazioni all’indipendenza e alla dignità nazionale. Nell’aprile 1993, gli eritrei all’interno dell’Eritrea e in tutto il mondo espressero il loro voto in un referendum sponsorizzato dalle Nazioni Unite per decidere se volevano o meno che l’Eritrea fosse uno stato sovrano. Il popolo eritreo ha votato con una stragrande maggioranza del 99,8% a favore della sovranità. All’indomani dello storico referendum, l’Eritrea ha aderito e ha assunto il suo seggio alle Nazioni Unite insieme a paesi come la Svizzera. L’Eritrea ha anche stabilito rapporti diplomatici bilaterali con la comunità di nazioni sovrane e con importanti organizzazioni regionali e internazionali. In ogni caso, fingere di ignorare questi eventi storici per dissacrare la Giornata Nazionale dell’Eritrea è un atto irresponsabile, riprovevole e inaccettabile di blasfemia politica e legale di prim’ordine. L'Ambasciata d'Eritrea richiede l'immediato annullamento della lettera e adeguate azioni correttive. Naturalmente, gli eritrei in patria e all’estero hanno e continuano a celebrare il Giorno dell’Indipendenza all’unisono e con vigorosa vivacità poiché simboleggia il giorno in cui così tanti hanno sacrificato così tanto per accertare i propri inalienabili diritti nazionali e la dignità umana. In questa prospettiva, le celebrazioni per l’indipendenza dell’Eritrea del 24 maggio che si sono svolte in Svizzera, Europa e in altre parti del mondo negli ultimi tre decenni sono sempre state eventi familiari pacifici. A questi eventi hanno partecipato tutti i settori della comunità eritrea. È davvero un peccato che dallo scorso anno un gruppo violento che afferma di essere “eritreo e che lotta per i diritti degli eritrei” abbia cercato di interrompere le celebrazioni tradizionalmente pacifiche del Giorno dell’Indipendenza dell’Eritrea. Si tratta naturalmente di atti illeciti di vandalismo e di minaccia alla sicurezza pubblica che devono essere trattati secondo la legge. D’altro canto, placare questi delinquenti violenti o usare la loro condotta illecita per impedire agli eritrei rispettosi della legge in Svizzera di celebrare il Giorno dell’Indipendenza pacificamente e con civiltà – come questa è stata infatti la tradizione normativa – non può essere giustificabile in nessuna circostanza. Ambasciata dello Stato di Eritrea presso la Confederazione Svizzera e alle Nazioni Unite credit Ghideon Musa Aron
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Settembre 2024
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia. |