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ERITREA ETIOPIA

Comunicato stampa del Ministero degli Affari Esteri dell'Eritrea

23/2/2016

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La relazione del Gruppo di monitoraggio Somalia Eritrea, presentata dal presidente della commissione Giovedì 18 febbraio  conformemente alle risoluzioni  751 (1992) e 1907 (2009), è piena di difetti e di accuse infondate che hanno spesso caratterizzato il comportamento del gruppo in negli ultimi anni.

1. La relazione afferma che "il gruppo di monitoraggio non ha trovato alcuna prova che il governo dell'Eritrea ha sostenuto il gruppo di Al-Shabaab". Ma nello stesso tempo ha riferito che "l'Eritrea sta' sostenendo gruppi armati in Etiopia in violazione del paragrafo 16 della risoluzione 1907 (2009)"

L'Eritrea accoglie il riconoscimento da parte del gruppo di monitoraggio, anche se tardivo, del fatto che il principale motivo presunto per imporre le sanzioni ingiustificate contro l'Eritrea è insostenibile. Questo fatto di per sé deve essere sufficiente per revocare le sanzioni ingiuste imposte all’Eritrea negli ultimi sette anni.

​
Allo stesso tempo, la tendenza del gruppo di monitoraggio di ricorrere all'interpretazione creativa ed extra-procedurale per allungare la portata della risoluzione delle sanzioni, dev'essere dichiarato illecito, inadeguato e controproducente in riferimento dei termini del suo mandato.

Il fatto è che l'Etiopia continua ad occupare territori sovrani eritrei in flagrante violazione del diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite, e la decisione "finale e vincolante" arbitrale della Commissione Confini Eritrea-Etiopia (EEBC).
Va inoltre sottolineato che la continua violazione dell'Etiopia del diritto internazionale e delle disposizioni dell'accordo di Algeri garantito dal UNSC  merita adeguate misure punitive da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Inoltre, imperturbabili dichiarazioni pubbliche dell’Etiopia circa un "cambio di regime" in Eritrea e il sostegno a gruppi armati sovversivi, costituiscono violazioni del diritto internazionale e atti di eversione regionale che non possono essere minimizzati o ignorati. Nella fattispecie, l'attenzione del SEMG su presunti atti dell'Eritrea contro l'Etiopia è moralmente inconcepibile e legalmente incompatibile con il suo mandato.

2. La relazione prosegue dicendo, "Il Gruppo ha ricevuto rapporti non confermati della presenza di soldati eritrei nello Yemen, che combattono a fianco della coalizione araba. Se confermato, questo coinvolgimento potrebbe potenzialmente costituire una violazione del paragrafo 6 della stessa risoluzione"

Questa affermazione è palesemente falsa. Ancora una volta, è chiaro che il SEMG persiste nella sua tendenza di vecchia data di soffermarsi sul dannoso “sentito dire” in modo da mantenere in atto operazioni di disturbo a danno dell'Eritrea. Chi sono le fonti e quali sono le motivazioni alla base di questa disinformazione? È questa un'altra versione della falsa affermazione della SEMG nel 2009 che l'Eritrea aveva inviato 2.000 soldati in Somalia?

Come va ricordato, questa falsa accusa è stata lanciata nelle relazioni della sEMG ma mai ritirata da allora in poi. Quindi, è questa un'altra replica della puntata del 2009 di avanzare accuse barbare per servire uno scopo specifico? In ogni caso, se i rapporti non sono confermati, qual è la fretta? Perché il SEMG inserisce nella sua relazione allusioni non confermate per  insinuare "potenziali" violazioni?

L'Eritrea ha sottolineato da sempre che le ingiuste risoluzioni delle sanzioni erano strumenti per motivi politici concepiti fin dall'inizio per molestare l’Eritrea e  distogliere l'attenzione dalla flagrante violazione dell’Etiopia del diritto internazionale,  e dall’occupazione del territorio sovrano eritreo compresa la città di Badme.

La recente relazione della SEMG illustra, piuttosto vividamente, la dinamica di questo schema sbagliato.

Ministry of Foreign Affairs
Asmara 22, February 2016
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