Il giorno 16 e 17 luglio i dirigenti della Comunità Eritrea in Italia (Associazione delle Donne, Organizzazione PFDJ, Associazione Giovani YPFDJ, Comunità Eritrea in Italia e Media Comunità Eritrea.it) alla presenza dell’Ambasciatore Fessahazion Pietros si sono riuniti al Nakfa House di Roma per analizzare gli ultimi sei mesi delle loro attività. Hanno partecipato alla riunione decine di eritrei provenienti da 15 città italiane e ognuno di loro ha presentato il proprio resoconto. Sono stati sei mesi intensi che hanno visto la Comunità impegnata su vari fronti, tra i più importanti ricordiamo la raccolta di oltre 1000 lettere di testimonianza contro il Report del COI all’inizio di gennaio, a maggio il 25° anniversario dell’Indipendenza festeggiato in tutta Italia, la raccolta di oltre 5000 firme della petizione contro il Report COI e, alla vigilia della giornata dei Martiri Eritrei (20 giugno), la partenza dall’Italia di 15 pullman di oltre 1000 persone dirette a Ginevra per prendere parte alla grande manifestazione pacifica contro il COI dove più di 10.000 eritrei sono arrivati con 80 pullman da tutta Europa. I dirigenti della Comunità, dopo aver analizzato tutti i pro e i contro del loro operato hanno programmato i prossimi sei mesi di attività tra cui ci sarà il prossimo Festival Eritreo che si terrà a Roma nel mese di ottobre. Saranno due giorni di mostre fotografiche, tornei di calcio, concerti con cantanti provenienti da Asmara, seminari, spettacoli teatrali, attività per bambini, poesie, gare di cultura generale, vendita di libri e gadget e naturalmente tanta cucina eritrea. Dopo la riunione tutti i partecipanti hanno sottoscritto il seguente documento:
Deliberazione riunione semestrale Noi dirigenti della Comunità Eritrea in Italia giunti a Roma da 15 città per esaminare i sei mesi di attività della nostra Comunità, alla fine di una proficua riunione, abbiamo deciso quanto segue: 1. Conoscendo gli ultimi 25 anni di sforzo e sacrificio fatto dal Governo e dal popolo per assicurare la sovranità, la ricostruzione e lo sviluppo economico del Paese, noi, Comunità Eritrea in Italia, per proteggere questi valori acquisiti continueremo in futuro a lottare con più forza a fianco del nostro Governo e del nostro popolo. 2. I nostri territori occupati dal TPLF violando le leggi internazionali dovranno essere liberati senza nessun conflitto e gli accordi di Algeri e le successive decisioni EEBC dovranno essere applicate, per questo chiamiamo l’ONU, l’UE, l’Unione Africana e tutti coloro che hanno firmato come garanti dell'arbitrato a prendersi le loro responsabilità per impedire che il TPLF continui le sue azione di destabilizzazione dell’intero Corno d’Africa. Noi continueremo a lottare fino a quando non vedremo le nostre terre liberate. 3. Conviti che il Governo Eritreo, così come precedentemente il Fronte Popolare, lotti per dare dignità e diritti umani ai suoi cittadini, crediamo che il Report presentato dal COI non rifletta la realtà ma sia un racconto menzognero che nasconde ben altre motivazioni politiche studiate per nuocere all’Eritrea. Perciò lo condanniamo fermamente e finché questi propositi non saranno vinti continueremo a lottare ad oltranza. 4. Le infondate sanzioni comminate all’Eritrea, che ancora continuano ad esistere, mirano ad indebolire la sua economia. Noi condanniamo il loro prolungamento anno dopo anno voluto dagli Stati Uniti e ne chiediamo la loro immediata cessazione. Per questo chiamiamo le Nazioni Unite alle loro responsabilità. 5. Il TPLF ha sporadicamente violato la sovranità dell’Eritrea facendo incursioni militari. Ha più volte dichiarato di voler attaccare l’Eritrea con un’altra guerra minacciando così la stabilità di tutta l’Africa orientale. Noi chiediamo alle Comunità Internazionali di richiamarlo alla ragionevolezza. 6. Siamo grati per i loro eroici atti alle forze di difesa nazionali che hanno protetto la sovranità dell’Eritrea respingendo gli attacchi militari del TPLF e vogliamo testimoniargli la nostra perenne presenza al loro fianco. Così come siamo vicini a chi sta ricostruendo l’Eritrea con le sue sole forze. Eterno ricordo e gloria ai nostri martiri Awet n’Hafash!
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Settembre 2024
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