Si è svolta ieri, 21 maggio, la festa per il 26esimo Anniversario dell'Indipendenza Eritrea a Bologna, città da sempre nel cuore di molti eritrei.
Si è svolto ieri, nell’ormai storico ritrovo di Via Stalingrado, nel centro di Bologna, l’annuale celebrazione della Festa per l’Indipendenza dell’Eritrea. L’appuntamento, giunto ormai alla sua 26esima edizione, è stato particolarmente partecipato, con l’intervento delle autorità cittadine, sia a livello di Circoscrizione che di Consiglio Comunale, in rappresentanza del Sindaco, così come del Consiglio Regionale e di quelle eritree, col console dell’Ambasciata di Roma oltre ai vertici della Comunità Eritrea e del Comitato Media Eritrea.it. Presenti numerosi ospiti, tra i quali il nostro direttore Filippo Bovo, noto soprattutto per il suo libro “Eritrea, Avanguardia di un’Africa nuova”, che nel suo breve discorso di saluto ha voluto ricordare ai presenti come non solo il 24 maggio, giorno dell’entrata delle truppe del FPLE ad Asmara nel 1991 e dell’indipendenza vera e propria nel 1993, ma bensì tutto il mese di maggio rivesta un’importanza basilare per la storia eritrea: dal 21 maggio 1991, giorno della presa di Dekhmare, a 40 chilometri a sud di Asmara, e della caduta del regime del DERG di Menghistu, al 23 maggio 1997, giorno in cui entrò in vigore la Costituzione Eritrea, derivata da un altro testo fondamentale per la storia e la vita del paese, la Carta Nazionale, fino al 13 maggio 1998, quando iniziò la guerra con l’Etiopia di Zenawi sui cui esiti l’Eritrea ancora chiede che sia fatta piena giustizia. Quella di ieri è stata la festa di una Comunità presente in Italia ormai da decenni, assolutamente ben inserita nel corpo sociale del paese, di cui è divenuta col tempo parte indissolubile. Gli eritrei in Italia sono spesso professionisti ed imprenditori affermati, lavoratori onesti e coscienziosi, e per quanto riguarda le loro nuove leve, anche studenti e sportivi molto promettenti. Sono un esempio per molti il loro rispetto per i più anziani, così come la cura che hanno dei figli e dei nipoti. A tal proposito è stata evidenziata, con soddisfazione ed orgoglio, l’iniziativa di voler insegnare la storia e la lingua eritree anche ai bambini della Comunità Eritrea nati in Italia, perché la loro identità e cultura si mantenga anche nel presente e sia poi trasferita alle generazioni del futuro. Le foto pubblicate in questo articolo sono gentilmente concesse dalla fotografa Irene Sarmenghi, che coi suoi scatti ha documentato la felice riuscita di questo evento che avrà comunque un eco anche nei festeggiamenti, sempre l’Indipendenza Eritrea, previsti in altre città italiane per la prossima settimana. da Opinione Pubblica
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Agosto 2024
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