ROMA\ aise\ 27 lug 2020 - Nei giorni scorsi si è svolto a Roma un incontro tra il sindacato Anief e il vice ministro agli Affari Esteri Marina Sereni: nel corso del colloquio si è affrontato, in particolare, il problema dell’evoluzione della trattativa diplomatica tra il Governo italiano e quello eritreo, finalizzata a scongiurare la chiusura della scuola italiana statale di Asmara.
L’Anief segue la vicenda relativa alla crisi dell’istituto scolastico in Eritrea con molta attenzione ed è più volte intervenuta a vari livelli per sollecitare l’intervento del Governo italiano e della nostra diplomazia. L’incontro, richiesto giorni fa dal presidente dell’Anief Marcello Pacifico e tenutosi il 23 luglio, ha avuto anche lo scopo di sapere quali passi il nostro Governo ha fatto in questi mesi per sgombrare il campo dai malintesi che stanno alla base della decisione dell’Eritrea di revocare la licenza della scuola e di denunciare l’accordo tecnico. Entro 15 giorni dovrebbe arrivare la decisione finale. Per il sindacato hanno preso parte all’evento il delegato per il settore estero, Salvatore Fina, e il coordinatore dell'ufficio relazioni sindacali della segreteria nazionale Anief, Giuseppe Gullo. Il vice ministro Sereni ha illustrato in maniera precisa ed esaustiva ai rappresentanti sindacali le azioni messe in campo dal nostro Esecutivo: Anief ha espresso grande apprezzamento. Lo stesso giorno, il vice ministro ha inviato una lettera al ministro degli Esteri eritreo, con la quale, oltre a spiegare che mai la dirigenza della scuola o l’ambasciata italiana di Asmara hanno voluto bypassare i normali rapporti d’interlocuzione con le autorità eritree circa il funzionamento della scuola italiana di Asmara, ha comunicato la disponibilità del nostro Governo a rivedere l’accordo tecnico al fine di evitare future incomprensioni. In precedenza, il 26 giugno scorso, lo stesso vice ministro aveva ricevuto l’ambasciatore eritreo in Italia. Il 1° luglio, invece, il rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, l’ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, aveva incontrato a Ginevra il rappresentante eritreo, sempre con lo scopo di trovare una soluzione positiva ed evitare la chiusura della scuola. Il 9 luglio, il premier Giuseppe Conte aveva scritto una lettera al suo omologo eritreo, sollecitando la soluzione della crisi in nome della storica amicizia tra i due popoli. Anche il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, è sceso in campo direttamente con interlocuzioni dirette con il suo omologo eritreo. Nonostante l’intensità e il livello degli interventi italiani, il vice ministro Sereni ha riferito che ancora il Governo eritreo non ha dato risposta. Intanto, il MAECI intende ancora portare avanti la trattativa, ma nel volgere di un paio di settimane deciderà se sospendere le attività della scuola italiana di Asmara e ricollocare altrove il personale scolastico. La maggior parte del personale scolastico, ha affermato il vice ministro, potrà essere ricollocato sui posti vacanti del 2020/21. Mentre per le poche unità che non troveranno collocazione dal prossimo anno scolastico, si dovrà procedere ad una revisione del contingente con l’istituzione delle cattedre necessarie al loro ricollocamento. Salvatore Fina, sulla questione, ha avanzato alla rappresentante della Farnesina le proposte portate avanti dall’Anief e ha rilevato che allo stato il D.lgs 64/17 non prevede la sospensione delle attività di una scuola, ma solo la chiusura di scuole esistenti o l’apertura di nuove scuole. Marina Sereni ha riferito che, in merito ai limiti posti dal 64/17, circa la questione posta dal delegato estero dell’Anief, è già stato fatto un chiarimento con l’ufficio legislativo del ministero degli Affari Esteri, che ha confermato che esiste la possibilità di intervenire attraverso un decreto interministeriale MEF/MAECI/MIUR per sospendere le attività della scuola. L’incontro si è concluso con la pressante richiesta dell’Anief di continuare a trattare per tenere aperta la scuola italiana di Asmara, che oltre a testimoniare la grande e storica amicizia tra il popolo italiano e quello eritreo, è un’istituzione fondamentale nei rapporti di cooperazione culturale ed economica tra l’Italia e l’Eritrea. credit (aise)
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