Il patrimonio storico-architettonico dell’Africa,
il caso Asmara e il ruolo dell’Italia Un patrimonio storico-architettonico e anche culturale da tutelare e recuperare da una parte; un’esperienza unica a livello internazionale, dall’altra parte. È da qui che è necessario partire per comprendere la necessità di mettere in contatto un’Africa intenta a recuperare la propria storia e identità attraverso la tutela e il restauro delle eredità del passato e l’Italia che, grazie alla sua esperienza in questo ambito, può dare un contributo fondamentale in termini di know-how, competenze e cooperazione. Con lo scopo di affrontare questi temi, di individuare spazi di collaborazione e di mettere in contatto esperti, rappresentanti istituzionali, operatori e imprese, Internationalia – società editrice del mensile Africa e Affari e dell’agenzia stampa InfoAfrica – in collaborazione con la Società Geografica Italiana (SGI) e con il Gruppo Piccini, ha organizzato il 14 novembre 2017 a Roma la Conferenza ‘Il patrimonio storico-architettonico africano e il contributo dell’Italia’. La Conferenza ha avuto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La scelta di approfondire il tema del recupero del patrimonio storico-architettonico in Africa si è voluto proporlo come uno strumento di ausilio per creare un filo diretto tra gli operatori e i professionisti del settore africani da un lato, e l’expertise italiana in questo ambito, dall’altro, coinvolgendo professionisti di rilievo internazionale, oltre che rappresentanti del Corpo diplomatico africano accreditato in Italia. Per sottolineare le possibili sinergie tra l’Italia e il continente africano la conferenza si è avvalsa del contributo di relatori di rilevanza internazionale e intendeva dedicare un momento di approfondimento ad Asmara, città molto vicina dal punto di vista storico, architettonico e culturale all’Italia – tanto da essere chiamata “Piccola Roma” – e inserita quest’anno nella lista del Patrimonio dell’Umanità stilata dall’Unesco. La Conferenza è stata aperta da Paolo Sannella, presidente del Centro per le Relazioni con l’Africa della Società Geografica Italiana. A seguire è intervenuto Gianfranco Belgrano, direttore editoriale della rivista Africa e Affari; Giuseppe Mistretta, direttore centrale per i Paesi dell’Africa sub-sahariana del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; l’Ambasciatore della Repubblica d’Angola in Italia, S.E. Florêncio De Almeida, in veste di presidente della Commissione Cultura del Gruppo Ambasciatori Africani. Per approfondire il caso di Asmara e il suo inserimento nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco è intervenuto l’Ambasciatore dell’Eritrea in Italia S.E. Pietros Fessehazion; il responsabile dell’Asmara Heritage Project, Medhanie Teklemariam; la professoressa Susanna Bortolotto del Politecnico di Milano; e l’architetto Hernan Suarez del Gruppo Piccini per illustrare gli interventi pratici sul recupero del patrimonio architettonico in corso in Africa. La professoressa Serena Massadell’Università Cattolica di Milano è intervenuta, infine, per una sessione particolare sugli scavi archeologici ad Adulis. A margine della conferenza si è tenuta una mostra fotografica sul patrimonio architettonico della capitale eritrea. Al termine della sessione mattutina un momento di networking ha offerto un’opportunità di dialogo professionale tra operatori del settore, italiani e africani. Il luogo in cui si è svolta la conferenza è la sede della Società Geografica Italiana in Villa Celimontana a Roma. Programma dell'evento da Africa Italia
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Settembre 2024
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia. |