Dal 23 al 25 aprile del 1993 si svolge il referendum popolare, sotto l’egida dell’O.N.U., per la proclamazione dell’indipendenza dell’Eritrea. Il 99,8% dei votanti si esprime a favore dell’indipendenza. Il 24 maggio l’Eritrea viene dichiarata indipendente e Isaias Afewerki eletto Presidente.
Nasce così il cinquantatreesimo stato africano. L'Etiopia e l'Eritrea firmano un protocollo di intesa chiamato "Agreement of friendship and cooperation" che concede (articolo 4 ) all'Etiopia l'utilizzo di Assab e Massawa in regime di porto franco e successivamente un ulteriore protocollo chiamato "Protocol of Agreement on Armonization of Economic Policies". Il periodo di transizione termina nel 1993 ma per la trasformazione vera e propria bisognò aspettare ancora un anno, esattamente fino al 3° congresso del Fronte che avvenne a Nakfa nel 1994, un momento che segnò la vera svolta politica in Eritrea. In questo congresso il F.P.L.E. cambia denominazione e da movimento militare si trasforma in movimento politico, con il nome di P.F.D.J. (Fronte popolare per la giustizia e democrazia), e approva la National Charter lungamente elaborata duranti gli anni della lotta per l'indipendenza e contenente i principi ispiratori della futura Costituzione. Il 3 marzo 1994 viene costituita la commissione costituzionale eritrea. Nel mese di luglio ha inizio il servizio militare nazionale obbligatorio (addestramento Sawa).
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Settembre 2024
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