da Tesfanews "Buongiorno Colonnello?" "Saluti Signor Giornalista" "Apprezzo la sua puntualità." "Beh, sono un soldato, no?" "Quindi cerchiamo di arrivare al punto. Lei aveva detto che stava per dirmi tutto sul Generale Tsadkan e il Fronte di Tsorona. Allora, da dove vogliamo cominciare? Cominciamo dall'inizio o dal mezzo? " "Mi limito a dire le cose come vengono e come me le ricordo." "Grande! Mi dica le cose come le vengono e io le annoterò per assicurarci che siano trasmesse alle generazioni future ". * * * (Pagina 249) * * *
I "Weyane portarono 10 divisioni al fronte di guerra contro l'Eritrea. Di quelle dieci divisioni, una era una divisione completamente meccanizzata. C'era anche una brigata di commando tra queste. Quando scoppiò la guerra, nel 1998, le forze armate dei Wayne erano pronte ad attaccare su quattro fronti, vale a dire Burre, Zalambessa, Tsorona e Badme. Il primo round della guerra del 1998 fu estremamente folle e raccapricciante. Guardando indietro su di essa come comandante e professionista militare, fu un piano di guerra estremamente inetto e imbarazzante, viziato fin dall'inizio. Fu mal concepito. E' molto triste che nessuno fino ad oggi è stato ritenuto responsabile per il prezioso sangue sprecato e le risorse nazionali che sono state spese per lo sforzo bellico. Abbiamo avuto dai 250.000 a 300.000 nostri soldati uccisi nello sforzo bellico in Eritrea durante l'epoca di Haile Selassie e del Dergue. Ma se facciamo un confronto con l'epoca Weyane, in un solo anno abbiamo avuto 98.700 dei nostri soldati uccisi e 194.300 feriti. Sono cifre che ho ricevuto dal nostro Ministero della Difesa in Etiopia. Dai dati recuperati dai rapporti dell’Ordinance Command risulta che i due terzi delle nostre armi pesanti sono stati distrutti durante il primo round della guerra di confine tra Etiopia ed Eritrea. I generali sul campo di questa guerra nichilista e senza senso erano Seare Mekonen, Samora Younis, Yohannes Gebremeskel, Tadesse Werede, Quarter (Abraha Woldemariam) e Berhane Negash. I leader dei comandi centrali erano Meles Zenawi, Siye Abraha, Tewolde Woldemariam, Alemseghed Gebreamlak, Tefera Walwa, Tsadkan Gebretensae e Kinfe Gebremedhin. * * * (Pagina 250) * * * L'archivio di guerra Ethio-eritreo non è ancora aperto al pubblico. In futuro potremo sentire alcune storie davvero sorprendenti. Tuttavia possiamo facilmente elencare alcuni errori militari molto semplici che sono stati commessi duranteil primo round della guerra 1998. Tadesse Werede fu assegnato al fronte di Burre. I comandi a lui impartiti erano che una volta catturata Assab, sarebbe andato lungo la costa del Mar Rosso distruggere le forze eritree lungo la strada e prendere Massaua. Abraha Woldegebriel fu assegnato a Tsorona mentre Berhane Negash fu assegnato al Zalambessa (il fronte che il generale Tsadkan sorvegliava strettamente). Avrebbero attaccato dalle due direzioni e poi si sarebbero incontrati in Saganèiti per unire le forze e procedere fino ad Asmara sotto un unico comando. Seare Mekonen, Yohannes Gebremeskel e Abebe Tadesse dovevano gestire il Fronte Badme sotto la stretta sorveglianza da Samora. Essi furono incaricati di catturare e controllare l'intera pianura dell’Eritrea. Si tennero vaste e intense esercitazioni militari per questo sforzo militare. All’ultimo l’obiettivo dello sforzo bellico fu comunicato a tutti i livelli dei capi militari. Ci furono molti contrasti e dibattiti sulla missione finale della guerra. Per esempio, il comandante del la 23 ° divisione, il colonnello Berhe Gebremariam, fece molte domande riguardanti la perdita politica e la condanna che avrebbe fatto seguito all’eventuale invasione dell'Eritrea, se le forze armate etiopi avessero alcuna motivazione o se potevano risultare attendibili. Egli chiese una revisione del piano di guerra. La risposta ricevuta dal Generale Tsadkan fu: "Se non distruggiamo Shaebia, non possiamo esistere. Shaebia è debole. L’economia dell'Eritrea è debole. Noi abbiamo il sopravvento quando si tratta di armamenti. Si tratta di una decisione presa dal governo e ognuno deve eseguirla ". * * * (Pagina 251) * * * I comandanti di livello inferiore non erano affatto certi che la missione si sarebbe potuta realizzare. Erano in dubbio che il successo potesse essere raggiunto. Domande e dubbi furono sollevati anche nei fronti di Badme e Burre. Ma proprio come negli incontri Adigrat, la risposta ricevuta fu: "Questa è una decisione del governo e deve essere eseguita." Così la guerra fu scatenata. La guerra è iniziata sul fronte di Badme. Le tre divisioni che aprirono l'attacco subirono grandi perdite umane e materiali così una divisione meccanizzata supplementare e una brigata di commando dovettero essere aggiunti al fronte di Badme. Due divisioni supplementari furono inviate anche più tardi per provare di nuovo, ma l'attacco fallì di nuovo. Perdite umane e materialisi aggiunsero alle altre. Diventò chiaro al generale Tsadkan che le cose non stavano andando secondo i piani sul fronte di Badme così ordinò di continuare gli attacchi al fronte di Tsorona. I briefing sui piani di battaglia si tennero in un luogo chiamato Infara. Preparativi ed esercitazoni separate si svolsero sul fronte di Tsorona. 12.000 militari del Tigray, oltre a 5000 civili, avrebbero portato cibo e acqua potabile per le forze di fanteria, così migliaia di asini e cavalli furono commissionati per questo piano di battaglia. Tutte le milizie, i civili e migliaia di asini e cavalli che erano stati assemblati per questa offensiva in questo piccolo fazzoletto di terra furono spazzati via in meno di una settimana. La grande 20° divisione meccanizzata fu completamente distrutta e trasformata in cenere presso Igri Mekel. Carriarmati e trattori forono tutti bruciati e trasformati in carbone. Gli Shaebia avevano affrontato facilmente e ucciso le nostre forze sparando artiglieria pesante da cannoni collocati in Zalambessa, Mai Ayni e Adi Quala. Questo non è necessariamente una questione di eroismo da parte di Shaebia, ma piuttosto di ignoranza e incompetenza dei nostri leader militari. Le nostre truppe furono completamente liquidate e fatte cadere come foglie. Quelli risparmiati diaquesto massacro e la Milizia Sirnays si ritirarono verso Adwa. * * * (Pagina 252) * * * Dopo che il piano di battaglia di una settimana era fallito miseramente e si era concluso con grandi perdite militari, il generale che era responsabile della guerra, Tsadkan Gebretensae, fu chiamato a un incontro presso Infara, il luogo che stava servendo come comando e centro di controllo. Generale Tsadkan provò a richiamare la riunione all’ordine, ma non riuscì a nascondere le sue emozioni e ruppe in lacrime. Piangeva. Tutti i partecipanti alla riunione piansero con lui. Infra era come un'impresa di pompe funebri. Una volta ritrovata la sua compostezza, cercò di confortare i partecipanti alla riunione. Ognuno stava piangendo. Il Generale Tsadkan disse ai partecipanti alla riunione quanto segue: "Ho combattuto molte battaglie nella mia carriera. Ho combattuto in molte guerre. Ho visto molto. Non ho mai sperimentato questo tipo di totale fallimento. È male." La ragione per cui è stato chiamato l'incontro è quella di valutare la situazione e trovare soluzioni ai problemi. I partecipanti alla riunione hanno convenuto che ci sono stati due problemi fondamentali. Il terreno insidioso e piani di battaglia difettosi erano ambedue da biasimare. L’ambiente è favorevole al nemico, perché il nemico è in una posizione difensiva. Inoltre, non vi era alcuna preparazione adeguata da parte nostra. Non abbiamo misurato il nemico e la sua forza in modo corretto. Abbiamo sottovalutato le capacità del nemico. Il nemico sta usando il territorio a suo vantaggio e le forze e i piani di battaglia le rigira come vuole. Senza entrare troppo nei dettagli, abbiamo concluso l'incontro in questo modo. Utilizzando questo come punto di partenza, abbiamo collettivamente deciso di scartare i piani di battaglia offensivi di Zalambessa e Burre. Al fine di rinforzare la nostra capacità di combattimento, fu deciso che un comitato guidato dal generale Abebe Teklehaymanot sarebbe andato a fare rifornimenti per le forze aeree e terrestri. Bereket Simon fu incaricato di portare attraverso la leva obbligatoria un numero massiccio di truppe. Aba Dula fu incaricato di controllare la formazione dei coscritti. Il numero di divisioni doveva aumentare da 12 a 30 in un breve periodo di tempo. Fino ad allora, le truppe sarebbero rimaste in una posizione difensiva. * * * (Pagina 253) * * * Tsadkan comunicò ai comandanti maggiori riuniti a Infara (comandanti di livello di divisione in su) che le ultime decisioni erano state prese a livello di Comando Centrale. Ci fu detto di prepararci in base a tali piani di battaglia trasmessi dal comando centrale. Di conseguenza fummo addestrati per un anno intero. Nel mese di aprile del 1999 Tsadkan, Jebe e Aba Dula ci riunirono in Makele e condivisero con noi il piano generale di battaglia. I piani 1998 e 1999 differivano per un aspetto. La missione del piano del 1998 era quello di catturare l'intera Eritrea. Il piano 1999 era una versione in scala ridotta e prevedeva semplicemente di continuare la guerra finché le nostre munizioni e le capacità ci permettevano di durare. Il piano del 1998 affermava esplicitamente che una volta entrati in Eritrea avremmo dovuto distruggere le risorse naturali e le proprietà dell'Eritrea. Ci fu anche detto di non fidarci della gente dal momento che erano sostenitori di Shaebia. Il piano del 1999 non faceva tali dichiarazioni esplicite. Lo fece, però, in una frase dicendo che, poiché le persone sono sostenitrici di Shaebia occorreva essere prudenti. Alla fine di aprile 1999, la guerra ri-iniziò sul fronte di Badme. Anche se soffrimmo grandi perdite, funno in grado di raggiungere Barentu. Ma i comandanti stavano comunicando a Tsadkan che gli Shaebia aveva conservato tutte le sue truppe e capacità di combattimento attraverso ritiri strategici e che le sue perdite erano state minime. I comandanti avvertirono Tsadkan che gli Shaebia ci stavano attirando in un luogo all'interno dell’Eritrea dove ci avrebbero circondato e liquidato. Inoltre i comandanti dicevano a Tsadkan che più in profondità avanzavamo in Eritrea e più lontano eravamo dai nostri centri di comando e dalle linee di alimentazione, privi di supporto organizzativo e che l'unica opzione era quella di ritirarsi. Dopo il fronte di Badme, senza valutare i risultati e analizzare i problemi incontrati in questo fronte aprimmo in fretta attacchi simultanei sui fronti di Tsorona e Zalambessa. La logica era che se si partiva con il fronte di Badme gli Shaebia avrebbero portato la maggior parte dei rinforzi in fretta su quel fronte in modo da lasciare gli altri fronti sguarniti . Tuttavia nulla andò secondo i piani per noi. * * * (Pagina 254) * * * Anche se il piano di battaglia non andava secondo copione e non raggiungeva i suoi obiettivi in una qualsiasi dei tre fronti che erano stati aperti allo stesso tempo, poco dopo fu aperto un altro fronte. Alcuni dei leader iniziarono a pensare se avessimo catturato Assab attraverso il fronte di Burre, saremmo stati in grado di segnare una grande vittoria morale e psicologica. Il ragionamento principale che portò a questa idea di catturare Assab era che sarebbe stato un attacco a sorpresa e che il nemico sarebbe stato impreparato perché non si aspettava un attacco su questo fronte. Dal momento che avevamo già avuto discussioni con il governo di Gibuti, fummo in grado di portare le nostre forze attraverso Gibuti e lanciare il nostro attacco da lì e creare circostanze ideali per il piano di battaglia. Tuttavia, ci furono molte domande che sono saltarono fuori durante il briefing di questa iniziativa. Per esempio, la 36 ° Divisione comandata dal colonnello Mohammed Isha, la 39 ° Divisione comandata dal Colonnello Wondesen Teka e la 14 ° Divisione comandata dal Colonnello Wedi Abate sollevarono la seguente domanda: "L'unica cosa che abbiamo ottenuto finora è avere spinto gli Shaebia ad andare in un ritiro strategico, ma non abbiamo raggiunto uno qualsiasi dei nostri obiettivi. Non abbiamo realizzazioni concrete di cui parlare. E abbiamo pagato un prezzo enorme per questo e subito perdite enormi. Come conseguenza delle perdite abbiamo sofferto, il morale della nostra truppa è molto basso. il clima e l’ambiente di Burre sono molto difficili. Non abbiamo abbastanza logistica o preparazione. Non possiamo contare sulla fortuna perché possiamo altrettanto facilmente avere sfortuna e ottenere di essere spazzati via. Finora, tutto quello che ci è stato detto circa il nemico era sbagliato". La questione sollevata dai colonnelli portò ad alcune accese discussioni. Alla fine, anche se nessun argomento convincente fu messo avanti a favore di procedere con il piano di battaglia, ci dissero che quella di catturare Assab era una decisione irreversibile da parte del governo per così dovemmo procedere. La Campagna Assab fu effettuata e combattuta per cinque settimane consecutive. I risultati si rivelarono essere anche peggio di quanto avessimo immaginato e peggio di qualsiasi altra delle battute d'arresto che avevamo sperimentato in precedenza negli altri fronti. Le nostre forze sul fronte di Burre sperimentarono la sconfitta peggiore e più grande. La tattica degli Shaebia di condurre il suo nemico in luoghi dove poterlo liquidare fu ampiamente utilizzata di nuovo sul fronte di Burre e ci costrinse a subire perdite enormi e ad abbandonare il nostro piano di catturare Assab. Fin dall'inizio, la guerra Etiopia-Eritrea si rivelò .... da Tesfanews
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Settembre 2024
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