Asmara, 9 giugno 2025
Un gruppo di 85 studiosi e professionisti #Oromo ha pubblicato una "Lettera aperta al Presidente Isaias Afwerki" il 5 giugno 2025. La "Lettera" è purtroppo piena di inesattezze e contiene una serie di accuse gravi e infondate contro l'Eritrea. Questo non può che suscitare il nostro sgomento, soprattutto perché gli autori avrebbero potuto scegliere un approccio più appropriato, quello del confronto diretto, se il vero motivo fosse, come dovrebbe essere, quello di dissipare persistenti incomprensioni o punti di vista su questioni di fondamentale importanza per l'Eritrea e il popolo Oromo. In questo spirito, l'Eritrea ritiene che il modo più costruttivo per affrontare queste questioni rimanga un dialogo franco e diretto tra i firmatari della Lettera o i loro rappresentanti e le controparti eritree interessate. Nel frattempo, e per dovere di cronaca, desideriamo ribadire le opinioni e le posizioni consolidate dell'Eritrea: 1. L'Eritrea nutre il massimo rispetto per il popolo Oromo e la sua cultura. 2. La risoluta solidarietà e il forte sostegno dell'Eritrea al popolo etiope, e in particolare alla lotta del popolo Oromo per la difesa dei propri diritti fondamentali, durano da oltre mezzo secolo. 3. A questo proposito, il riferimento all'Oromumma politica nel discorso del Presidente Isaias non sminuisce il suo rispetto di principio per il popolo Oromo e allude a irritanti interpretazioni e sfumature ideologiche emerse negli ultimi due anni da ambienti certi e non rappresentativi. 4. L'Eritrea è fermamente impegnata per la pace e la giustizia nel Corno d'Africa. Non è un segreto che il tamburellare e l'impulso alla guerra non provengano dall'Eritrea, ma da coloro che si battono apertamente per la conquista di territori sovrani eritrei. credit Ghideon Musa Aron
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