"L'applicazione di misure economiche coercitive extraterritoriali unilaterali - imposte anche all'Eritrea - non solo contravviene ai fondamenti della Carta delle Nazioni Unite, ma sono anche disumane e immorali" Dichiarazione di S.E. Sofia Tesfamariam, Rappresentante Permanente dello Stato di Eritrea presso le Nazioni Unite alla riunione plenaria dell'Assemblea generale sul punto 28 dell'ordine del giorno, intitolato: "Eliminazione delle misure economiche coercitive extraterritoriali unilaterali come mezzo di coercizione politica ed economica" New York, 13 giugno 2024 Signor Presidente, Vorrei innanzitutto ringraziarvi per aver convocato questa riunione plenaria dell’Assemblea Generale su un argomento di seria preoccupazione, con conseguenze dannose per molti Stati membri e milioni di persone in tutto il Sud del mondo. Associo le mie osservazioni alle dichiarazioni rese dalle illustri delegazioni dell'Uganda, a nome del Movimento dei Paesi Non Allineati e del G77, e della Cina, nonché della Nigeria e del Venezuela, a nome del Gruppo Africano e del Gruppo degli Amici in Difesa della Carta delle Nazioni Unite rispettivamente. Vorrei brevemente affermare quanto segue a titolo nazionale. Signor Presidente, L’applicazione di misure economiche coercitive extraterritoriali unilaterali come mezzo di coercizione politica ed economica non solo contravviene ai fondamenti della Carta delle Nazioni Unite e ai principi generali del diritto internazionale, ma sono pratiche politiche inumane e immorali dei suoi artefici, volte a impoverire e privare le nazioni. Né le norme delle relazioni internazionali né le regole del sistema commerciale internazionale giustificano l’applicazione di politiche così vergognose dettate dal capriccio dei sostenitori dell’egemonia globale. Questi poteri sono stati impenitenti con le loro intenzioni e azioni, come espressamente affermato nella loro cassetta degli attrezzi di politica estera, per costringere coloro che non si conformano ai loro ideali autoproclamati. Signor Presidente, Il mio Paese, l’Eritrea, è stato vittima di sanzioni illegali e ingiuste e continua a subire misure coercitive unilaterali rivolte ai suoi settori più critici, compresi quelli economici e di sicurezza nazionale. Le ulteriori motivazioni politiche sono troppo evidenti per meritare una spiegazione. Tra i pacchetti di misure illecite, nel 2021, l’Eritrea è stata esclusa dallo SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Transactions), un sistema utilizzato per condurre transazioni finanziarie internazionali. Il Paese continua a sostenere sanzioni unilaterali illegali imposte dall’amministrazione statunitense. Solo poche settimane fa, l’Unione Europea ha rinnovato l’imposizione di tali misure contro l’Eritrea nel perseguimento di obiettivi geopolitici percepiti che si sono rivelati non solo imperfetti, ma che contribuiscono alla destabilizzazione regionale. Gli effetti socioeconomici paralizzanti di queste sanzioni illegali ai programmi di sviluppo del Paese sono davvero colossali. Signor Presidente, Tutte le forme di misure coercitive unilaterali devono essere immediatamente revocate e le ingiustizie e i danni subiti dalle nazioni colpite devono essere rettificati. Contro gli obiettivi di sviluppo concordati a livello globale e sostenuti dal motto “non lasciare nessuno indietro”, le misure coercitive unilaterali attestano il contrario poiché stanno impoverendo i paesi del Sud del mondo e ampliando il divario di sviluppo. L’uguaglianza sovrana di tutte le nazioni e il loro diritto allo sviluppo, come sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, devono essere pienamente rispettati. Qualsiasi ricorso unilaterale al di fuori dei principi cardine della Carta delle Nazioni Unite deve essere respinto e abrogato integralmente. Signor Presidente, In chiusura, l’Eritrea esprime la sua forte solidarietà con tutte le nazioni e i popoli ingiustamente colpiti e chiede la revoca categorica degli embarghi illegali imposti al fratello fratello di Cuba da oltre 60 anni e la cancellazione del paese dal cosiddetto “Stato”. sponsor del terrorismo." Grazie!
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Settembre 2024
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