Il ministro degli Esteri Osman Saleh ha tenuto un briefing questa mattina, presso la sede centrale del Ministero degli Esteri di Asmara, agli ambasciatori/membri residenti del Corpo diplomatico e ai capi delle agenzie ONU accreditati presso il paese, su false accuse riguardanti:
i) i presunti preparativi dell'Eritrea per la guerra contro l'Etiopia; ii) l'accordo di Pretoria; e, iii) L'ossessione dell'Etiopia per uno sbocco al mare e le successive campagne diplomatiche e i tintinnii di sciabole. Nel suo ampio briefing, FM Osman ha sottolineato: * Il FES è stato ridistribuito ai confini riconosciuti a livello internazionale dell'Eritrea subito dopo la fine del conflitto nel novembre 2022. "Chiunque sostenga o suggerisca che il FES sia ancora in territorio etiope lo sta facendo per capro espiatorio Eritrea per i problemi interni dell'Etiopia". * Queste accuse sono rivolte da ex membri del TPLF che avevano respinto fin dall'inizio, e continuano a respingere, la decisione definitiva e vincolante della Commissione di Confine Eritrea-Etiopia (EEBC), e che avevano lavorato per il cambiamento di regime in Eritrea "inutile". * Il GOE considera l'accordo di Pretoria come un affare interno dell'Etiopia e non desidera intervenire in tale processo. *Il GOE non ha alcun ruolo nel conflitto interno in corso tra l'Amministrazione Tigray ad interim e il TPLF; respinge categoricamente qualsiasi accusa o accusa che insinuino diversamente. * L'Eritrea è perplessa dalle ambizioni miguidate e obsolete dell'Etiopia per l'accesso marittimo e la base navale "attraverso la diplomazia o la forza militare". A questo proposito, l'Eritrea esorta la comunità internazionale e i suoi organi competenti a esercitare pressioni sull'Etiopia affinché rispetti la sovranità e l'integrità territoriale dei suoi vicini. Via Yemane G. Meskel Ministro dell'Informazione credit Ghideon Musa Aron
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Settembre 2024
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