Il presidente Isaias Afwerki ha ricevuto oggi il sottosegretario degli Stati Uniti per l'Africa, Tibor Nagy, per discutere di questioni bilaterali e regionali di reciproco interesse.
Il presidente Isaias ha sottolineato la disponibilità dell'Eritrea a un impegno costruttivo per promuovere positivi legami di cooperazione con gli Stati Uniti in vari settori.
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YPFDJ Italia presenta il BIDDHO tour 2018 Italia.
Il Tour è iniziato da Roma il 2 dicembre 2018 per poi continuare per tutta l’Europa! Sarà un Biddho Tour molto speciale di pace e felicità, quindi che inizino le feste per esprimere tutta la nostra felicità per la pace e la cancellazione delle sanzioni ingiuste alla nostra Eritrea e al nostro popolo. Asmara è diventata una città virale, dopo il video di Jovanotti e la sua bella canzone. Iniziano a partire turisti, imprenditori,e come in epoca coloniale, affaristi ,avventurieri in cerca di fortuna e nostalgici di ogni tipo..
Certo, il visto non si ha facilmente ma oggi qualcosa è cambiato e, per alcuni, si può ottenere anche all'arrivo in aeroporto. Divertiamoci a seguire qualcuno di questi che per la prima volta mette piede in Asmara. Viene dall'Italia, con il cappotto e il colbacco in testa pensando che a 2400 metri ci fossero nevi perenni e non gli ha mai detto nessuno che cosa è stata l'Eritrea nella storia Italiana. Ha scelto per caso, pensando di venire nel cuore del Corno d'Africa a vedere come sono fatti i tucul. Ora, questo sprovveduto turista incomincia a pensare che non è venuto in Africa come pensava. Si ritrova a guardare con occhi increduli gli edifici dell'arte cubista e poi Art Decò e si rende conto di trovarsi davanti ad un impronta più evidente dello stile razionalista del periodo fascista degli anni 30. Si rende anche conto che a differenza dell'Italia di quel periodo, qui gli architetti si sono sbizzarriti a disegnare una città dell'utopia. Nella "piccola Roma" il nostro frastornato turista vede così accostati i diversi stili architettonici in voga in Europa nei primi decenni del novecento. Possibile che sono in Africa, si domanda. Guarda il Teatro con la sua elegante scala che conduce al portico, in stile rinascimentale,da cui si accede ad una sala da 750 posti e tre file di palchi, oltre alla platea con soffitto decorato in stile liberty. Quando passa davanti al Palazzo del governo e le sue facciate classicheggianti capisce che doveva informarsi bene dove stava andando.Si sta trovando a girare in una delle più belle città Italiane, su un cocuzzolo di montagna alta 2400 metri. E il suo stupore è ancora più grande quando si rende conto che può andare a pregare in una chiesa dl nord Italia, come la Cattedrale di S. Giuseppe,terminata nel 1922, in stile romanico lombardo, con i bei mattoni a vista, oppure l'entrata ibrida della chiesa ortodossa dove a tratti tipicamente italiani si accostano due alte torri con elementi dell'architettura locale, come i tetti conici, tipici dei rifugi tradizionali eritrei. Il poveretto maledice chi nella Madre Patria non gli abbia mai parlato di questa meraviglia tutta Italiana e ancor più sbigottisce quando si accorge delle decine di bar lungo la via principale ad iniziare dal "Vittoria",la Pasticceria Moderna, il Bar Commercio nell'ex Viale Regina,dove da bambini si andava ad acquistare paste e caramelle e poi ancora il bar "Portico", il Bar "Alba" dove si gustavano bicchierini di anice,arachidi e l'appetitoso "mezze",crostini con salumi e formaggi. Che dire poi dello storico "Bar Impero" oppure il bar "Rex" dove ci si andava sopratutto la Domenica e dove le donne di Asmara facevano sfoggio della loro eleganza. Lui non sa, poverino,che anche gli americani della Cagnew Station dove tutto era rigorosamente fatto in USA,la sera uscivano dalla loro piccola America e affollavano i bar Italiani tracannando litri di birra Melotti. Lui non conosce la storia di tutti gli Asmarini che molto prima di lui si sono goduti queste bellezze. Oggi il nostro annichilito turista vede giovani e non giovani eritrei che non sono diversi dagli Asmarini di una volta che utilizzano con grande attenzione quello che abbiamo lasciato in eredità. Il poverino ritornerà in Italia, senza aver mai sentito parlare di Guido De Nadai, un veneto schivo e riservato che in pochi anni fece fiorire i deserti, creò splendide piantagioni, aziende agricole in cui si faceva anche il parmigiano. Poi la Melotti,una minuta e tenace Signora romana che diventò uno dei più grandi industriali in Eritrea,per non parlare dell'ottica BINI, i cui occhiali sono diventati un "cult" anche in Italia e per non dire del grande Barattolo che con il suo cotonificio fece diventare grande l'Eritrea. Eccolo li, infine, a guardare in alto verso la costruzione futuristica per eccellenza che nessuno avrebbe affrontato in Italia,come la Fiat Tagliero con degli sbalzi in cemento di oltre 15 metri a forma di ali, senza sostegni. Riprende l'aereo mogio mogio e non sa di aver perso la vista della ferrovia più ardita del mondo,con 30 gallerie e 65 tra ponti e viadotti ed ancora la funivia, una impressionante opera di ingegneria asmarina, lunga 75 Km. che superava dislivelli di oltre 2320 metri da Massaua. Non è riuscito a vedere Massaua, la magica Massaua, i mercati di Cheren, e poi Decamerè che fu la città del futuro, Adi Ugri, con i suoi fiumi e le piantagioni .Non sentirà mai parlare di Ghinda, Elaberet, Tessenei, Agordat,la Piana d'Ala, Embatkalla, Dongollo, Senafè. Peccato per lui, ma non per noi che ci abbiamo vissuto. La prossima volta, il nostro inesperto turista si facesse fare da guida da uno dei tantissimi asmarini che navigano con entusiasmo in questo bellissimo luogo di incontri di appassionati ed innamorati ancora e, più che mai, della loro città natale. Andarci tanto per andare, tanto per vedere dove ha girato le scene del suo video Jovanotti , a digiuno di una storia italiana che si srotola tra due secoli,è come fare un viaggio nel nulla. Ecco perchè, senza falsa modestia, ancora oggi, noi siamo unici anzi, noi siamo la Storia . NB- LE FOTO CHE VEDETE SONO UNA PARTE INFINITESIMALE DI QUELLE INSERITE NEL CATALOGO UNESCO CHE HA ASSEGNATO AD ASMARA IL TITOLO DI PATRIMONIO MONDIALE DELL 'UMANITA'- da Pasquale Santoro Comunicato stampa
La straordinaria ascesa dell'Etiopia come destinazione e punto di snodo per i viaggi di lungo raggio verso l'Africa subsahariana è stata rivelata dalle ultime scoperte di ForwardKeys che prevedono futuri modelli di viaggio analizzando 17 milioni di transazioni di prenotazione di voli al giorno. I dati mostrano che Addis Abeba (la capitale dell'Etiopia) ha aumentato il suo volume di passeggeri di trasferimento internazionale nell'Africa subsahariana per cinque anni consecutivi (2013-17). Mette inoltre in evidenza che l'aeroporto di Bole di Addis Abeba, che è attualmente in fase di ammodernamento con un nuovo terminal, al costo di $ 345 milioni, ha superato Dubai come la porta di accesso alla regione. I risultati sono stati pubblicati da ForwardKeys durante una presentazione di Olivier Ponti, Vicepresidente, Insights, al World Leaders Forum del World Travel and Tourism Council a Stellenbosch, in Sud Africa. Almeno parte dell'aumento delle prenotazioni di voli internazionali da parte dell'Etiopia viene attribuita alla ritrovata fiducia in seguito alle riforme attuate dal primo ministro Abiy Ahmed da quando è entrato in carica in aprile. Questi includono la firma di un accordo di pace con l'Eritrea a luglio, una nuova politica di e-visa introdotta a giugno, che consente a tutti i visitatori internazionali di richiedere un visto on line e una promessa di aprire i mercati dell'Etiopia agli investimenti privati. Le prenotazioni internazionali per l'Etiopia, per il periodo da novembre a gennaio del prossimo anno, sono in aumento di oltre il 40% rispetto allo stesso periodo del 2017 - ben prima di tutte le altre destinazioni dell'Africa sub-sahariana. Mentre i visitatori dell'Etiopia e del resto dell'Africa subsahariana provengono da tutto il mondo, secondo i risultati di ForwardKeys l'Europa domina come mercato di origine; è cresciuto del 4% dall'inizio dell'anno. Al contrario, la crescita dei visitatori provenienti dalla regione Asia-Pacifico è lenta, solo dell'1% dall'inizio dell'anno. ForwardKeys sottolinea che una delle principali opportunità per le destinazioni nella regione è di rilassare i regimi dei visti per i viaggiatori internazionali. Un esempio è dato per il mercato cinese, che è ora il più forte al mondo per numero di persone e per spesa. Secondo i dati di ForwardKeys, le politiche di visti liberalizzati hanno avuto un effetto di trasformazione sul turismo cinese in Marocco e Tunisia negli ultimi anni, sollevando notevolmente il numero di visitatori. Per il Sudafrica, il 2018 è stato un anno difficile: una crisi idrica e il vettore nazionale ha dovuto affrontare un periodo di attività difficile. Ma la capacità di posti sta ora mostrando segni incoraggianti, pronti per un nuovo afflusso di visitatori. Olivier Ponti, VP Insights, ForwardKeys, ha dichiarato: "L'Africa sub-sahariana è un mercato di opportunità: in tutta la regione, i vettori aumentano la capacità di posti sui voli internazionali del 6% in media, questo è un segnale incoraggiante. Un esempio di go-ahead impostato dall'Etiopia, tra cui la riduzione dei conflitti e il vantaggio dei benefici che possono derivare da politiche dei visti più rilassate, mi aspetto di vedere una crescita positiva del turismo nel 2019. " fonte AllAfrica |
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Marzo 2024
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